Il difensore strappato al Verona dopo una lunga trattativa simbolo della pattuglia di giovanissimi in ritiro a Petralia.
In C non c’è l’obbligo dei tre under 21 ma la momento si allenano quattro giocatori classe 2002.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola
L’anno scorso era un obbligo da regolamento, quest’anno sarà una scelta ponderata, ma anche difficile da prendere per via delle liste con il numero massimo di ventidue calciatori.
Inizia così l’articolo di Valerio Tripi che intervista Manuel Peretti, il giovane difensore che la società ha riportato a Palermo con tanta fatica, acquistandolo a titolo definitivo con diritto di riscatto per il Verona.
“È stata una trattativa abbastanza lunga. Rimanere a Palermo era quello che volevo. Ritrovare il campo è stata una soddisfazione, era da marzo che non lavoravamo tutti insieme. Sono felice di avere ritrovato alcuni dei compagni che c’erano l’anno scorso e di avere conosciuto i nuovi. Il livello della squadra mi sembra già molto buono…Martinelli? Lo aspettiamo e speriamo di vederlo al più presto, non possiamo fare altro che lavorare e rimanere concentrati sul lavoro di campo anche per lui. Siamo in ritiro e dobbiamo rimanere concentrati. Non possiamo pensare nemmeno al rischio che si fermi di nuovo il campionato per il coronavirus. Già essere tornati ad allenarci è una gran cosa… la rosa corta ci saranno soddisfazioni e possibilità per tutti. In difesa ci sono giocatori più esperti di me, ma la concorrenza tosta può farmi crescere. Se faccio parte della rosa significa che posso dire la mia. Rispetto chi ha più esperienza di me, ma non ho paura di nessuno… non vedo l’ora di giocare il derby. Speriamo che ad assistere alle partite possa esserci il pubblico. Giocare senza gente è triste. Noi favoriti? Esserlo o meno non importa, conta vincere comunque”.
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