Nella seconda parte della sua conferenza stampa, l’attaccante del Palermo parla del ruolo di preferenza, mostrando grande disponibilità. Poi racconta la sua storia calcistica. Ecco le sue dichiarazioni:
”Nel corso della mia carriera ho sempre ritenuto che l’allenatore decideva dove farmi giocare. La mia predisposizione è a sinistra, come esterno sinistro. Ho giocato qualche partita a destra ma io sono qui per allenarmi e ascoltare le decisioni del mister. Posso fare anche il difensore se lui lo vuole.’‘
‘‘Sono arrivato tardi al calcio professionistico? La mia è una storia un po’ particolare: ho fatto tanta gavetta. A 17 anni ero in C2, poi andai in D. Non avevo procuratori e non sapevo molto. Fui comprato dalla stessa società e sono rimasto lì fino a 25 anni. Ho fatto tanta gavetta, ho passato anche momenti difficili in quelle categorie. Quando mi ha bloccato il Palermo? Il Palermo, con mia grande sorpresa, mi aveva già cercato qualche mese fa, durante il lockdown o poco dopo. Non volevo pensarci, ho aspettato che finissero i playoff e ci siamo accordati su tutto”.
‘‘Che girone mi aspetto? Questo è un girone che conosco abbastanza bene. Quell’anno a Siracusa arrivai con tante speranze. Da lì ho fatto un po’ la scalata, che adesso voglio concludere con questo Palermo. Mi sento cambiato anche grazie ai mister bravi che ho avuto. Ho avuto anche lla fortuna di giocare in piazze migliori, e questa è sicuramente la più importante.”
‘‘Ho firmato in concomitanza del mister. Ero molto contento già da subito di essere allenato da lui. Le sue squadre sono sempre state fastidiose e molto forti. Lui si, è un martello, ma va benissimo così. Qui bisogna sempre tenere l’attenzione molto alta.”
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