Mirri: “La B in due anni, senza proclami. Il mio Palermo avrà un’identità”

Col n. 1 rosanero in visita alle miniere di sale.
“La fortuna conta alla pari di tecnica e soldi. Bomber? C’è Lucca. Martinelli va sostituito”.
“Sagramola è stato abile su Boscaglia. È siciliano come noi, sogna come noi, ormai è uno di noi”.
“Ho vissuto malissimo l’assenza di Martinelli, è stata la sola nota dolente di inizio stagione”.
“Il percorso con Di Piazza si chiuderà con il mio acquisto delle azioni, ma avviare la trattativa è difficile”.

Questo il titolo della Gazzetta dello Sport, oggi in edicola.

A spasso con il presidente per le Madonie. Dalle vie pittoresche di Petralia Sottana fino alle miniere di sale di Petralia Soprana, nelle cave dell’Italkali dove, tra le frazioni di Salinella e Raffo, sorge uno dei giacimenti di salgemma più importanti in Italia…
Questa l’apertura dell’articolo di Fabrizio Vitale che intervista il presidente Dario Mirri.
Vi riportiamo qualche passaggio dell’intervista che potete trovare integralmente sulla Gazzetta dello Sport in edicola:

“La mia ambizione è raggiungere risultati in modo diverso, attraverso fondamenta solide e non effimere legate a campioni che vanno e vengono, ma con una società che ha una sua identità, un suo patrimonio culturale, morale e di conseguenza sportivo… Magari andiamo in B quest’anno, se non ci riusciamo non deve essere la demolizione di un progetto… Noi vogliamo provare ad arrivare in A tra due anni, ma non possiamo affermare che ci riusciremo per fare più abbonati… Da tifoso so che un gran nome dà più sicurezza. Lucca, però, per me è una sicurezza, Silipo è una sicurezza. Siamo una società appena nata, il Covid-19 ha stravolto equilibri economici, non faremo il passo più lungo della gamba, questo è certo… Io finora ho speso 10 milioni. Non credo che ci sia un imprenditore che avrebbe potuto fare meglio di noi, altrimenti bastava presentarsi al bando…”.

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