In Sicilia, come nel resto della nazione, l’epidemia continua a crescere in maniera più o meno costante ma con una differenza: come dichiara l’Iss, la fase epidemica che stiamo vivendo è profondamente diversa da quella di febbraio.
A dimostrare ciò, i dati: “Sebbene il numero dei casi riportato giornalmente sia numericamente simile a quanto riportato alla fine di febbraio 2020, la fase epidemiologica è diversa”, come conferma l’Iss.
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Questa notizia mostra come il duro lavoro che ormai da mesi svolgono i servizi territoriali abbia avuto un’incidenza importante sul contenimento del virus.
La differenza fra l’epidemia di ieri e di oggi è sostanzialmente una: i casi diagnosticati a febbraio erano nei sintomatici e l’indice Rt superava anche il 2. Inoltre, altra cosa da sottolineare è che, grazie ai diversi screening e alle diverse ricerche dei contatti, i focolai vengono circoscritti immediatamente e i soggetti positivi obbligati alla quarantena.
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A tal proposito quindi, i servizi non mostrano un sovraccarico e riescono a gestire la situazione in maniera quasi ottimale. Allo stesso tempo però, l’elevato numero di casi, rivela che il virus circoli ancora e al pari del mese di febbraio.
E’ opportuno quindi continuare a tenere una condotta idonea per permettere ai vari servizi di eseguire adeguatamente la propria azione di contenimento.
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