Dagli striscioni allo stadio, ai post su facebook, si rintraccia una sola costante: gli ultras dicono no a riempire gli stadi.
Ovviamente a questa condizioni.
Insomma alla tifoseria organizzata non piace il piano che è in discussione in questi giorni per consentire la riapertura parziale degli stadi: accessi limitati, solo abbonati, distanziati e con la mascherina.
A tutto questo i tifosi della curva palermitana non ci stanno e preferiscono eventualmente, passare.
Non è nella filosofia o nella fede dell’ultras rinunciare a quello che da sempre è il ruolo dello stadio: l’aggregazione e la partecipazione attiva.
Come giustamente si evince dai loro messaggi, non sarebbe possibile rispettare le regole che sarebbero infrante immediatamente. Perchè allo stadio l’ultras va per cantare, saltare, abbracciarsi e partecipare. Insomma non ci può essere distacco e distanziamento e per questo, nell’ipotesi di una parziale riapertura del Barbera, probabilmente il Palermo dovrà fare a meno dei suoi tifosi organizzati.
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Ce ne faremo una ragione (a me dispiace) perché probabilmente questo virus rimarrà per sempre e bisognerà cambiare tante abitudini. A meno di non dare ragione ai negazionisti…