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Palermo senti la vecchia guardia: “Per la B serve un vero bomber”

Palermo La Grotteria

Bombardini e La Grotteria non hanno dubbi ricordando i loro anni: “Meglio non correre rischi e fare crescere sereni i giovani in rosa”.
L’ex ala: “Potrebbe essere utile pure una difesa bunker e tanti 1-0”.

L’argentino: “Mi aspetto che prendano un nome di caratura superiore”.
Bombardini: “Boscaglia è bravo a mandare in gol diversi uomini, però è un rischio senza uno da doppia cifra”.
La Grotteria: “Occorre la punta che garantisca 15 gol. É indispensabile gente che vada in porta con facilità”.

Questo il titolo della Gazzetta dello Sport, oggi in edicola.

Bomber sì, bomber no. Il tifo s’è diviso tra chi lo chiede a gran voce per puntare subito alla B e chi resta in attesa, fiducioso nell’operato della società.
Inizia così l’articolo di Fabrizio Vitale che sottolinea come negli ultimi campionati di Serie C, le squadre che hanno ottenuto la promozione hanno in organico un attaccante da doppia cifra. E fu così anche nell’ultima promozione dalla C alla B del Palermo, nel 2000-2001 quando in squadra c’erano Firmino Elia e La Grotteria che realizzarono 11 e 10 reti. E poi Cappioli che da centrocampista mise a segno ben 15 gol. Se si prende la rosa attuale dei rosanero e le marcature dello scorso anno, si arriva ad un totale di 21 gol.

E sono proprio due ex rosanero di quella squadra che indica la strada da percorrere in fatto di bomber.
La Grotteria (resp. sett. giovanile del Cittadella): “L’attaccante che dia la certezza ci vuole sempre, che garantisca almeno 15 gol… Mi aspetterei che la società assicurasse a Boscaglia un bomber di caratura superiore. Serve gente che veda la porta con una certa facilità… i ragazzi alle prime armi possono esplodere oppure no. Un profilo importante ci vuole sempre anche per farli crescere…”.
Bombardini: “La regola nel calcio dice che sei vuoi vincere serve un attaccante da doppia cifra. L’attaccante forte è fondamentale. Se non ce l’hai, hai bisogno di una grande difesa e chi ti consente di vincere 1-0, ma è difficile, perché l’attaccante che ai miei tempi segnava 10 gol, nel calcio di oggi equivale a uno che ne fa 20… Io a Palermo metterei dentro qualche giocatore in più di esperienza, perché la pressione è altissima, a meno che non imbrocchi l’annata perfetta“.

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