Sono soprattutto i comuni in provincia di Palermo a preoccupare le task force dell’Asp: Partinico, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Corleone, Cinisi e Terrasini che nel mese di settembre hanno registrato un aumento sensibile di casi.
Ventiquattro nuovi positivi al Covid 19 scoperti in poche ore a Villafrati, uno dei comuni diventati tristemente simbolo della prima ondata Covid di questa primavera in Sicilia, dichiarato “zona rossa” dopo la scoperta di un focolaio nella residenza per anziani del Comune.
Inizia così l’articolo di Francesco Patanè sull’edizione online di Repubblica che descrive come a diversi mesi di distanza, il piccolo comune in provincia di Palermo fa registrare una impennata improvvisa di casi. Come mai?
La colpa è di una festa con 150 invitati, celebrata in occasione di un anniversario. E Villafrati torna sulla ribalta delle cronache.
Dei 24 cittadini positivi, 8 sono stati scoperti grazie al tampone, altri 16 trovati attraverso 125 test rapidi eseguiti su alcuni residenti che presentavano i sintomi del virus. Ora si attendono i risultati di altri 69 tamponi che potrebbero aggravare il bilancio di questa seconda ondata a Villafrati, scrive Patanè che riporta inoltre le parole del sindaco Agnello: “Siamo ricaduti in una situazione molto seria e pericolosa per colpa di leggerezza e irresponsabilità. Eravamo stati bravissimi a uscire dalla zona rossa e adesso invece abbiamo dimenticato tutto. Riccevo telefonate da cittadini in isolamento che mi chiedono se possono andare ad una festa. Questo significa non aver compreso cosa stiamo vivendo”
Ma Villafrati non è l’unica realtà che sta vivendo di nuovo una ondata di contagi dopo essere stata zona rossa diversi mesi fa: condivide il primato con Salemi dove sono risaliti a 67 i casi dopo che a fine maggio il numero dei contagiati era zero: le fonti di contagio due residenze per anziani.
E gli assembramenti sono le cause principali di tanti nuovi casi registrati a San Giuseppe Jato ed a Partinico, dove i 25 nuovi casi deriverebbero da un focolaio scoppiato durante una funzione religiosa per salutare l’arrivo di un nuovo sacerdote in una parrocchia del paese. Un assembramento che avrebbe prodotto venti positivi in isolamento e 4 ricoverati in ospedale, scrive Patanè che puntualizza inoltre come alla stessa funzione religiosa avrebbero partecipato un centinaio in arrivo da San Giuseppe Jato, facendo salire a 35 i positivi.
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