Il vecchio Palermo è in soffitta, per vedere il nuovo serve tempo.
Boscaglia: “A Teramo rivali più tonici e più abituati a stare insieme. Noi possiamo soltanto migliorare”.
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola.
Roberto Boscaglia chiedeva al suo Palermo, al debutto assoluto dopo questa estate tanto strana, di capire chi fosse, ma la risposta avuta da Teramo è stato quantomeno interlocutoria. Nel senso che per ora il Palermo è solo un embrione che si sta sviluppando e dovrà avere il tempo di crescere.
Questa l’apertura dell’articolo di Paolo Vannini che sottolinea le differenze rispetto allo scorso anno non solo per schemi e tattica ma anche nell’organico, molto cambiato soprattutto a centrocampo dove è rimasto il solo Martin.
E forse il modulo 4-2-3-1 è figlio di un ritiro con soli due centrocampisti.
Il vecchio Palermo non c’è più e per il nuovo bisogna avere la pazienza di aspettare; c’era da aspettarselo, non deve allarmare ma spingere a lavorare sodo perché l’entusiasmo, in particolare nelle grandi piazze, si nutre inevitabilmente di punti e risultati se no si trasforma in critica feroce, scrive Vannini, che sottolinea come dal mercato non bisogna aspettarsi rivoluzioni particolari. Oggi verrà presentato Broh, poi si aspettano Rauti e Somma. Al di là di questi l’unico nuovo arrivo potrebbe essere a centrocampo.
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