Le strutture convenzionate sono una trentina e applicano le tariffe calmierate concordate con l’assessorato. Ma la grande richiesta ha creato un mercato parallelo. La Regione: “Denunciate chi specula”
La giungla dei prezzi per fare il tampone. Si paga fino a 120 euro per il test in laboratorio.
I centri autorizzati sono una trentina e applicano la tariffa obbligata. Ma c’è un mercato parallelo.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola
In Sicilia prolifera il business dei tamponi, senza regole e con prezzi fuori controllo nei laboratori privati. Con le Asp in affanno, e le richieste sempre maggiori di tamponi … è nato un mercato parallelo dei test per scoprire se si ha il Covid. Ed è guerra, non lecita, dei prezzi: tanto che adesso la Regione è pronta a denunciare illeciti.
Questa l’apertura dell’articolo di Antonio Fraschilla e Giada Lo Porto che sottolineano come la Regione ha fatto un avviso pubblico a cui hanno aderito una trentina di laboratori che appliano le tariffe concordate:
50 euro per i tamponi, 15 per i tamponi rapidi, e tre fasce di prezzo per i sierologici che vanno dai 32,58 euro del tipo A, ai 18,58 euro del tipo B e 10 euro per quelli di tipo C.
Ma al di là di questi, ci sono moltissimi laboratori che invece applicano tariffe da capogiro fino a 120 euro.
L’inchiesta di Repubblica che ha visitato diversi laboratori in diverse zone della città scoprendo che le tariffe variano spesso senza regole:
-un centro di analisi in zona viale Strasburgo chiede per un tampone 70 euro.
-uno con diversi punti in provincia, fa il tampone al costo di 120 euro.
-un altro centro in zona viale Lazio chiede per un tampone 85 euro.
-stessa cifra chiesta anche da un laboratorio in zona Calatafimi, 85 euro.
L’allarme dell’Assesorato emerge dalle parole della Dirigente generale dell’Osservatorio epidemiologico della Regione Letizia Di Liberti :
“Segnalateci questi casi di prezzi elevati, solo così possiamo fare partire la contestazione. La mail a cui segnalare è [email protected].
Innanzitutto i privati non possono stabilire un prezzo più alto perché il tariffario è stato fatto appositamente per calmierare i prezzi. E, soprattutto, chi fa il tampone deve essere autorizzato da noi, perché dobbiamo valutare se ci sono i requisiti. … ci sono centri che si improvvisano senza aver chiesto nulla in assessorato”.
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