Disastro Trapani, Di Donato si dimette: niente trasferta e radiazione.
Senza allenatore la squadra non può partire per Catanzaro.
Questo il titolo di un articolo sull’edizione online di Repubblica.
Una fine triste, ma necessaria. Il Trapani finisce qui il suo campionato di serie C. Domani, infatti, non andrà a Catanzaro a disputare la sua seconda gara di campionato, e la seconda rinuncia (già domenica scorsa, contro la Casertana, non era sceso in campo) gli costerà l’esclusione.
Inizia così l’articolo di Fabio Tartamella che descrive il motivo per cui la fine del Trapani è ormai prossima. Una fine forse necessaria e Trapani dovrà adesso dimostrare di essere in grado di poter ripartire.
L’ultima goccia che ha fatto precipitare una situazione già complicatissima è stata la rinuncia del tecnico Di Donato che si è dimesso: senza un tecnico non si può presentare una distinta e dunque la squadra non partirà pe Catanzaro facendo scattare automaticamente la radiazione, come previsto dai regolamenti di Lega.
A vuoto l’ultimo disperato tentativo di riprendere la trattativa fra il comitato “C’è chi il Trapani lo ama” e Gianluca Pellino.
Erano necessarie le liberatorie (che avrebbe dovuto firmare la proprietà precedente di Alivision) con il tecnico Biagioni, il diesse Torma e il segretario generale Filippazzo, che Pellino aveva assunto appena arrivato a Trapani. Non si è arrivati ad un accordo per eliminare o limare questo debito e tutto è saltato, scrive Tartamella che chiude l’articolo parlando di fine necessaria.
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