Due giocatori lucani risultano contagiati dal Covid e il presidente di Lega Pro Ghirelli dispone il rinvio.
La decisione: il servizio sanitario regionale lucano vieta la trasferta.
Sagramola: “Continuando così non so come finirà. Si naviga a vista, siamo nelle mani delle aziende sanitarie e dei protocolli. Ogni regione dice la sua. Bisognerebbe trovare soluzioni uniformi”.
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola.
Senza aspettare. La Serie C a febbraio è stata la prima lega del calcio italiano a fermare, e oggi, appena arrivata la notizia della doppia positività nel Potenza, la decisione è stata immediata.
Inizia così l’articolo di Vincenzo Sardu (hanno collaborato Salvatore Geraci e Lps), che riporta le parole con cui la Lega Pro ha rinviato a data da destinarsi la gara del Barbera.
Ma il calendario è fittissimo visto che sono previsti già 8 turni infrasettimanali: per Ghirelli però era più urgente fermare la partita.
Positivo il portiere Marchegiani che attraverso un video pubblico spiega: “Sono stato positivo al Covid per oltre 40 giorni, dichiarato guarito dopo due tamponi negativi. Il terzo, fatto a Potenza è risultato negativo, il quarto fatto venerdì è invece positivo. I medici mi hanno rassicurato sul fatto che io non sia contagioso. Non sono affetto da un altro virus, è sempre lo stesso che cerca di lasciare il mio corpo“.
Ieri tamponi per tutti, con esito negativo tranne i due già in quarantena.
A termini di protocollo, un nuovo esame dovrà essere svolto domani per avere l’autorizzazione a disputare la gara contro la Casertana in programma mercoledì (ore 20.45) al “Viviani”, scrive Sardu che sottolinea poi come in casa Palermo la decisione della Lega non è stata presa bene soprattutto perchè priva Boscaglia di un altro test per raggiungere la condizione prima possibile. Per questo oggi la squadra si troverà lo stesso al Barbera, alla stessa ora della gara, per un test in famiglia. Il malcontento del Palermo nelle parole di Sagramola:
“Non è un bel precedente. Continuando così non so come finirà. Si naviga a vista, siamo nelle mani delle aziende sanitarie e dei protocolli. Ogni regione dice la sua. Bisognerebbe trovare soluzioni uniformi. Siamo in ritardo, e a Teramo si è visto, è necessario recuperare il ritmo gara. Ma come se non si gioca…”.
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