Il Dpcm del premier Conte.
Gite scolastiche e calcetto, nuove strette anti-contagio.
Vietate le feste nei locali, nelle case si potrà farle ma al massimo con sei persone.
Dalle 23 scatta il «divieto di sosta» davanti a quei locali che non offrono posti a sedere.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola, nell’articolo di Matteo Guidelli che sintetizza i nuovi provvedimenti in discussione al Governo per evitare l’escalation di contagi.
Interventi mirati ora per evitare in futuro misure più drastiche: è questa la linea che intende seguire il premier Conte nella lotta al Covid.
L’intenzione del presidente del Consiglio è quella di non arrivare ad un nuovo lockdown nazionale ma di procedere “Se la curva dovesse continuare a salire si potrebbe pensare a dei lockdown circoscritti”.
In arrivo, a breve, un nuovo DPCM con nuove e forti limitazioni personali. Sul giornale la sintesi delle misure previste:
FESTE – ll Governo vieta quelle nei locali aperti al pubblico. Nelle case private: se non si è conviventi non dovrebbero parteciparvi più di sei persone. E’ un consiglio, non un divieto.
CERIMONIE – Viene messo un limite massimo di 30 persone per i ricevimenti.
CALCETTO – Stop agli sport amatoriali di contatto: niente più partite tra amici. Il Dpcm salva però gli sport a livello dilettantistico, cioè le società che hanno adottato i protocolli sanitari.
GITE SCOLASTICHE – Saranno vietate, finché la situazione non migliorerà, gite scolastiche, attività didattiche fuori sede e gemellaggi.
MOVIDA – I locali che non hanno i tavoli dovranno abbassare la saracinesca alle ore 21. Alle 23 scatterà il «divieto di sosta» davanti a quei locali che non offrono posti a sedere mentre ristoranti, pub e locali che offrono servizio al tavolo dovranno chiudere a mezzanotte.
PALAZZETTI – La capienza dei palazzetti viene portata al 15%, anche se non si potrà andare oltre i mille spettatori. Salta dunque il limite delle 200 persone al chiuso.
CINEMA E TEATRI – Limite di 200 per cinema, teatri e sale da concerto; restano i mille spettatori all’aperto.
SCUOLA E TRASPORTI – Per ridurre la capienza di bus e metropolitane poteva essere attivata la didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori. Ma Conte si oppone: “Non è prevista la didattica a distanza, neppure per le scuole superiori”.
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