In Bisceglie Palermo, in programma domenica, si affrontano due tecnici dagli aspetti simili e dai destini incrociati: il palermitano doveva andare in rosa al posto di Pergolizzi, il gelese siede sulla panchina che ha inseguito per anni.
I pugliesi hanno vinto ieri sul campo del Foggia per 3-1 lasciando al Palermo il triste primato di squadra che ancora non ha segnato un gol.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
Una sfida tutta siciliana. Roberto Boscaglia e Giovanni Bucaro, di Gela il primo e palermitano il secondo, si affronteranno per la prima volta in carriera domenica alle 15 a Bisceglie e lo faranno alla guida di due matricole del campionato di Serie C.
Inizia così l’articolo di Valerio Tripi che anticipa la sfida di domenica prossima attraverso un confronto fra i due tecnici accomunati dal fatto di essere stati spesso accostati alla panchina rosanero: Boscaglia c’è riuscito quest’anno, Bucaro lo scorso campionato era vicinissimo.
Una sfida a cui le due squadre arrivano con situazioni diverse: il Bisceglie ha vinto ed ha lasciato al Palermo il triste primato di unica squadra a zero gol. Entrambe però sono accomunate dal problema dei pochi minuti giocati: l’entusiasmo per la vittoria di ieri, però, potrebbe fare la differenza: il Palermo ha ancora sulle gambe la delusione per la sconfitta in casa contro l’Avellino, mentre il Bisceglie ieri è sembrato più brillante del Foggia, scrive Tripi.
Due allenatori che schierano moduli diversi: Bucaro il 4-3-3, Boscaglia aveva iniziato col 4-2-3-1, salvo poi dover ripiegare per un 3-5-2 dovuto agli infortuni. Altro elemento simile fra le due squadre è qualche disattenzione difensiva.
In termini di esperienza, Boscaglia è decisamente in vantaggio con le sue 400 panchine sulle spalle contro le 151 di Bucaro.
.
SEGUICI SU FACEBOOK
SEGUICI SU INSTAGRAM
SEGUICI SU TWITTER
Altre News
Cittadella, Tessiore: “Paura di nessuno, abbiamo vinto a Palermo”
Cosenza, ds Delvecchio: “Lucioni? Non siamo interessati”
Bari, De Laurentis: “Non venderò al primo che passa. Con l’emiro? Una soap opera”