I contagi crescono in maniera esponenziale così come le preoccupazioni per nuovi lockdown che, in vita delle feste natalizie, sarebbero un colpo moto duro per l’economia del Paese.
E’ uno dei temi principali su tutti i giornali, che vi dedicano diverse pagine. Vi presentiamo i titoli dell’edizione Nazionale e di quella Regionale di Repubblica oggi in edicola:
L’ombra del Paese in quarantena per le feste. Conte: insieme possiamo evitarla.
Francia, coprifuoco dalle 21 alle 6 per 20 milioni.
Contagi più alti di sempre e aumentano i morti. Incubo lockdown a Natale
Conte: “Lavoriamo per evitarlo, ma molto dipenderà dal comportamento degli italiani”
Ieri 7.332 nuovi positivi, mai così tanti dall’inizio dell’epidemia. Record di tamponi, oltre 150 mila.
Crescono i malati in terapia intensiva.
Ma il dato è distante da quello di marzo: oggi in rianimazione ci sono 539 persone, allora erano 3 mila.
Coprifuoco o stop mirati. Lombardia e Campania le regioni a rischio.
Quattro giorni per decidere la stretta.
Nelle grandi città l’idea di scaglionare fino alle 11 l’entrata a scuola.
Ma Azzolina non vuole andare oltre le 9
L’epidemiologo “Troppi casi Non riusciamo a tracciarli tutti”
“Se un solo ragazzino fa sport e attività con 50 amici, servono ore solo per ricostruire i suoi contatti: a quel punto il virus è già sfuggito al controllo”
…………. Edizione Regionale ……….
La stretta di Orlando: stop ad alcol ed eventi
Divieto di vendita delle bevande dopo le 21, saltano il Capodanno in piazza e le fiere di Natale.
Il sindaco: Chiusure mirate contro il lockdown
Quella di Leoluca Orlando è una strategia comune a molti altri sindaci in tutta Italia.
Mettere in campo misure ancora più restrittive di quelle decise dal Dpcm firmato da Conte per evitare lockdown totali più dolorosi. Così, la giunta comunale di Palazzo delle Aquile ha deciso di vietare la vendita di alcol dalle 21 in ogni esercizio commerciale e ha cancellato il concerto di Capodanno insieme alla Fiera dei morti e a quella di Natale.
Musumeci cambia strategia adesso punta sulla linea soft.
Il governatore, che ad aprile era per chiudere tutto, ora invece è “ aperturista”.
In contrasto con il Dpcm, la Regione vuole più presenze ai banchetti e a teatro.
Il presidente – Nuova strategia e più aperture
Nello Musumeci e il suo governo in questi giorni sembrano aver cambiato strategia rispetto alla prima ondata del virus. In quella prima fase, in particolare durante il picco di aprile, il presidente della Regione era stato tra i più decisi fautori della linea delle chiusure per evitare i contagi. Adesso opta per una linea più soft per mantenere il più possibile le strutture aperte e con una presenza superiore rispetto a quanto prevede il Dpcm
Il limite di 30 invitati ai banchetti nei ristoranti e sale ricevimento non piace a Razza.
L’idea della Regione è quella di aprire il più possibile le porte dei teatri invece dei soli 200 ospiti previsti.
Il governo regionale vuole smart working ridotto al limite e lavoratori di presenza in ufficio
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