Se fai un punto in 3 partite, se 2 prestazioni su 3 sono da dimenticare, è ovvio che qualcosa si è sbagliato.
Partendo dal ritardo con cui si è chiusa la trattativa Boscaglia al conseguente inizio ritardato del ritiro; e quindi della composizione della squadra che infatti a Petralia Sottana era largamente incompleta. Un mercato troppo attendista ma che alla fine ha portato giocatori di qualità, per la categoria. Manca il bomber, scelta azzardata, ma non può diventare una lamento o un tormentone per il resto dell’anno. Facciamocene una ragione e guardiamo avanti. La mancanza di amichevoli? Altro argomento trattato con leggerezza.
Insomma le ragioni sono ormai assodate ed è assolutamente improduttivo continuare a sottolinearle ininterrottamente.
Dando dunque per assodati questi ‘abbagli’ di natura temporale, bisogna guardare avanti perché elencarli continuamente non serve a vincere il campionato o a raggiungere un piazzamento play off che, oggi, appare il traguardo più realistico.
Sguazzare nelle disgrazie è sempre stato esercizio da cui trarre grande piacere; augurarsi una sconfitta solo per dire: “Io lo dicevo”, è pratica a cui tutti hanno fatto ricorso, nella vita come nel calcio. Però, alla lunga, è come tagliarsi il proprio organo genitale per fare un dispetto alla moglie, cioè darsi martellate sugli attributi.
Cari ‘nemici della contentezza’, come alcuni di voi si sono autodefiniti, ora che vi siete sfogati, per favore dite anche qualcosa di costruttivo, provando però a non usare l’imperfetto; ”Io avevo, si poteva, io dicevo, se facevano…”.
Ribadite le ragioni di questo inizio di stagione molto sgradevole, adesso viene il momento della costruzione. Continuando a ripetere sempre le stesse cose si finisce per fornire alibi e non è il caso, anche perché non serve. Con gli alibi non si fanno punti in classifica.
Ora, gambe in spalla e pedalare: recuperare giocatori infortunati, provare a mettere ognuno al suo posto, ridurre al minimo gli esperimenti, fare chiarezza e soprattutto dosi e bagni di autostima. Perché al di là degli errori societari, questa squadra sembra quasi impaurita, poco convinta dei propri mezzi, poco incline ad un atteggiamento aggressivo e autoritario.
Rappresentano il Palermo, se ne rendano conto e si comportino di conseguenza.
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Concordo sul fatto che oramai il mercato è chiuso e bisogna tirarsi su le maniche e pedalare ,però mi sembra doveroso che il Presidente Mirri insieme ad Ds Sagramola invece di tacere si presentino in conferenza stampa e spieghino il perchè delle scelte fatte.
Ben detto, bisogna guardare avanti o la squadra ne risentira’ in modo negativo.
Che fine ha fatto Di Piazza? Non si sente proprio più.