Giro d’Italia, il danese Fuglsang: “In Sicilia c’è spazzatura ovunque. Tutto sotto Firenze è Africa”.
Questo uno dei titoli che riprende le dichiarazioni del ciclista danese, peraltro uno dei favoriti della corsa.
Un titolo del genere sicuramente fa saltare sulla sedia i Siciliani o più in generale i meridionali.
Quando ci vengono evidenziate certe criticità il sangue ribolle dentro.
Ma a pensarci bene… certo le parole del ciclista danese Fuglsang fanno male però, a pensarci bene, forse ha ragione.
Invece di alterarci di fronte a quelle parole, a mandarlo a quel paese accompagnandolo di insulti, faremmo bene a riflettere e fare autocritica.
Non è forse vero che le strade del sud e della Sicilia sono spesso piene di cartacce, immondizia e oggetti di ogni genere?
Non è forse vero che rispetto al nord o al resto d’Europa abbiamo meno attenzione per la pulizia pubblica, la pulizia o il decoro delle strade?
Non è forse vero che troppi cani randagi circolano per le nostre strade incoraggiati anche dall’immondizia che possono facilmente reperire lungo le strade?
Ed allora non arrabbiamoci quando la realtà ci viene sbattuta in faccia in maniera cruda.
Peraltro lo stesso ciclista danese in una intervista successiva alla Gazzetta dello Sport ha detto chiaramente che le sue parole sono state travisate e che non era assolutamente sua intenzione offendere il sud che invece ama moltissimo ma voleva , al contrario, evidenziare soltanto un aspetto critico di una zona d’Italia per lui comunque straordinaria.
“Non è così, non ho mai detto quelle cose . Le traduzioni con Google Translate, credetemi, non sono così affidabili. Io amo l’Italia e quella traduzione non rispecchia il mio pensiero. Ho parlato con il giornalista che raccoglie il testo e gli ho detto che non è possibile che vengano travisate così le mie parole. Ho detto, quello sì, che ho notato diversi cani per strada che andavano in giro a cercare da mangiare per strada perché in certi punti c’era un po’ di spazzatura. Qualcuno ha anche attraversato la strada durante le tappe. Niente di più. Io amo l’Italia, è la prima volta che sono stato in Sicilia e in tanti posti del Sud e mi sono piaciuti. La tappa lungo la costa pugliese è stata fantastica. Tanti posti bellissimi. Mi dispiace molto che ci sia stato questo equivoco”
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Dovrebbero tenerlo a mente coloro che demograficamente si vantano di abitare nella quinta città d’Italia e dunque il Palermo dovrebbe fare la serie A ogni anno come se il numero degli abitanti fosse in contrapposizione positiva alla disoccupazione ed all’incuria totale
I siciliani sono un popolo in estinzione. Sono 100 e più anni che questo popolo perde di continuo, a causa dell’emigrazione, i suoi migliori rappresentanti. I più intraprendenti, coraggiosi, volenterosi, lavoratori, intelligenti e lungimiranti (tutte qualità umane che servirebbero a questa povera terra) abbandonano da oltre un secolo la Sicilia andando a fare la fortuna di altri paesi.
Ancora oggi, i nostri giovani migliori, laureati e specializzati e non più con la valigia di cartone, scappano altrove (la sola provincia di Palermo perde 10mila persone all’anno).
Il risultato: un incremento abnorme della concentrazione locale di ignoranza, incultura, inciviltà.
Battere questa feccia umana sarà sempre più difficile in futuro perché da minoranza reietta è diventata maggioranza (con un trend in continua crescita).