A seguito dell’ultimo Dpcm entrato in vigore qualche giorno fa, la stretta maggiore l’hanno avuta i locali, soprattutto quelli notturni, che non potranno vendere alcolici dopo le 18 se sprovvisti di servizio al tavolo e rischiano seriamente di fallire. Una stretta necessaria ma che allo stesso tempo non lascia dormire sonni tranquilli agli imprenditori di bar, pub e ristoranti.
Proprio passeggiando per le vie del centro storico, ci si accorge facilmente che i pub della zona risentono fortemente della crisi. Ecco le testimonianze di due gestori di locali molto rinomati a Palermo: Wanderlust e Lizard; Francesco Pedone, gestore del primo dichiara:<<ho deciso di non arrendermi e di aprire nel primo pomeriggio , per cercare di resistere a questa mannaia. Almeno il mio locale può contare sul servizio al tavolo e posso provare a dare un’alternativa a chi vuole studiare o ha bisogno di lavorare rilassandosi>>.
Diversamente il gestore del Lizard afferma:<<il nostro pub è attivo da circa 15 anni e ha fatto da apripista per molte altre attività della zona. Abbiamo attraversato diverse fasi e ci siamo sempre adattati; ora vari provvedimenti stanno evidenziando i locali come luoghi della perdizione e non parti integranti dell’economia ne spazi di socialità moderna>>.
Diversi quindi i pareri dei titolari che se da un lato sono molto scoraggiati, dall’altro cercano di trovare degli espedienti idonei e conformi alla legge.
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