Dal Palermo (10) alla Reggiana (16), ecco un altro focolaio

Sembra che il virus pian piano stia studiando una soluzione per interrompere definitivamente il calcio. E continuando di questo passo, ci riuscira senz’altro. Prima il caso Genoa in Serie A con ben 23 contagiati, poi il Palermo che conta al momento 10 positivi al Coronavirus e che ha già ottenuto il rinvio della gara contro il Catanzaro (dopo quella con la Turris di ieri) e oggi, si aggiunge a questa speciale lista di focolai anche la Reggiana.

A Reggio Emilia sono ben 16 i membri del club positivi: 11 calciatori e 5 membri dello staff tra cui il tecnico Alvini. La società ha chiesto il rinvio del match in programma questo Sabato contro il Cittadella, dopo che aveva già giocato con 6 positivi la partita della scorsa settimana, persa contro l’Ascoli per 2-1. La richiesta, è avvenuta tramite un comunicato che leggiamo sul sito ufficiale del club e che vi riportiamo:

“AC Reggiana comunica che gli esami effettuati nelle ultime ore hanno evidenziato all’interno del gruppo squadra un aumento dei casi di positività al Covid-19, attualmente riscontrati in 11 calciatori e 5 membri dello staff tecnico. I tesserati sono stati messi in isolamento fiduciario – come da protocolli del Ministero della Sanità e della FIGC – e continuerà su di loro un’attività di monitoraggio da parte dello staff medico della società.  

In relazione alla situazione sanitaria di AC Reggiana e a quanto previsto dal Comunicato Ufficiale n.29 di Lega B del 13 Ottobre 2020, è stata inviata nel pomeriggio di oggi la richiesta di rinvio a data da destinarsi della gara di Serie BKT in programma sabato 24 ottobre 2020 con il Cittadella”.

Cosa succede ora? La squadra ha chiesto il rinvio della partita giocando così il proprio jolly per il futuro (il regolamento attuale ne prevede uno al momento). Sarà l’Asp ad intervenire probabilmente, trattandosi di un cluster (come successo nella sfida tra Palermo e Turris). La vera domanda è: come credere di poter arrivare a Maggio con questo regolamento? Di questo passo, forse, neanche a Natale…