Liste aperte contro il Covid, club penalizzati dalle positività: la Lega pensa ai rimedi

La lista dei positivi al coronavirus nel mondo del calcio tende ad allungarsi sempre di più. Soltanto in serie A, dalla prima positività di Daniele Rugani, sono stati 92 i calciatori contagiati. A rimanere ferme, sottolinea il Corriere dello Sport, sono le liste dei giocatori stessi: 25 giocatori in tutto, 4 cresciuti in un vivaio italiano, 4 nel vivaio del club.

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Molti sono oggi i club che fanno i conti con rose strette: c’è chi ha puntato i giovani, chi li ha svenduti e chi ha fatto posto ad altri giocatori, e che ha escluso anche elementi importanti della lista. Adesso con la variabile imprevista del coronavirus, tutto è stato ridimensionato, mettendo in seria difficoltà molte squadre.

Da giorni quindi in Lega viene discussa la possibilità di rivedere in via del tutto eccezionale i parametri Uefa. Si vorrebbe allargare il cosiddetto limite di 17 giocatori “liberi” ed aggiungendo circa 3-5 tesserati in più. Una deroga stagionale che consentirebbe di condurre un campionato più sereno. Allo studio c’è quindi il reintegro di giocatori esclusi o l’accesso al mercato degli svincolati e non mancano le proteste.

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La soluzione immediata riguarderebbe il reintegro dei fuori-lista: vedi il caso di Arkadius Milik al Napoli o Del Pinto al Benevento. Il cosiddetto fattore covid preoccupa le società che iniziano quindi a studiare soluzioni per impedire di trovarsi con rose sempre più corte.

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