Il nuovo Dpcm introdotto nella giornata di ieri del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha ancora una volta cambiato le regole del calcio e degli altri sport, inducendo milioni di appassionati a dover rivedere le proprie abitudini.
Come scritto sulle colonne del Giornale di Sicilia, nel calcio “si continua a giocare solo sui campo di Serie A, B, C e D, ma si ferma tutto il resto dell’attività, secondo quanto sottolinea la Lega Dilettanti dall’Eccellenza in giù. Nel calcio femminile proseguono Serie A e B, nel calcio a 5 Serie A, A2 e B Maschile e A e A2 femminile“.
Passo indietro anche per quel che riguarda la presenza di pubblico sugli spalti, infatti “nel Dpcm non è più citato il permesso di avere negli impianti una presenza massima del pubblico di mille spettatori all’aperto (e di 200 al chiuso per gli altri sport)”. Da ora in poi “solo «porte chiuse» sia negli stadi, sia negli impianti all’aperto”.
Lo scorso 13 ottobre all’interno di un provvedimento erano stati stilati 130 sport da contatto, che in questo momento “restano vietati per gli amatori, non per i professionisti, nonché dilettanti di livello nazionale“. Per tali discipline sono ammessi “allenamenti individuali, anche a livello amatoriale”, in più “sono sospese l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto, nonché le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale”.
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