Serie C : si va avanti per inerzia ma il futuro è buio.
Spesso il calcio sembra seguire leggi e regole tutte sue, slegate dal mondo reale, sembra vivere su un pianeta parallelo. Ma purtroppo ci ha pensato il covid a ridimensionare tante cose.
Mentre si programmano sfide, derby, e altre bellissime cose, si perde di vista che c’è un aumento preoccupante di contagi che prima o poi costringerà il governo a misure drastiche. Al momento il presidente Conte esclude nuovi lockdown, vuole aspettare due-tre settimane prima di decidere per un lockdown morbido. Sarà pure morbido ma diventerà pesante e duro per il calcio. Dal 9 novembre si rischia, tra le alte cose, il blocco degli spostamenti fuori comune o regione il che significa fine delle partite, delle trasferte e dunque del campionato.
La serie C, ancora più in sofferenza rispetto alle categorie superiori, soffre già indipendentemente dal covid: che ci ha messo il carico con l’assenza di spettatori e abbonamenti, la fuga degli sponsor ed i costi pesanti per i club di terza serie.
E sempre il covid sta moltiplicando le spese che ogni società deve sostenere per tamponi, sanificazioni, difficoltà varie e spostamenti a volte annullati all’ultimo momento causa giocatori positivi dell’ultima ora. Insomma, si va avanti per inerzia ma la fine sembra prossima, si va avanti ma forse nessuno crede realmente che questo campionato possa procedere regolarmente. Subirà uno stop, questo appare evidente. Tutto sta capire quando avverrà sebbene un’idea possiamo farcela. A Novembre, probabilmente dopo il giorno 9.
Perfino Musumeci, uno che ha continuato a resistere alla logica del chiudere tutto, sembra adesso rassegnato: non facciamo gli ipocriti, la chiusura appare ineluttabile, diceva ieri. Ed oggi lo ha ribadito. Perché, giustamente, si vuol provare a salvare il Natale, ultima fonte di ristoro per un’economia già in ginocchio. E per salvare il Natale bisogna stoppare tutto prima, almeno 3-4 settimane prima delle festività.
Compresi gli spostamenti. E quindi, compreso il calcio.
Insomma se si gioca con Catanzaro e Catania è già tanta roba… cerchiamo di essere concreti.
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Cercando di essere concreti, rischiando di essere blasfemo, mischiando quindi sacro e profano, sospendendo il campionato e cristallizzando le posizioni in classifica si rischia seriamente di retrocedere in serie D, che chiaramente di fronte ad una pandemia non è nulla, ma questo è lo scenario di un tifoso realista….