Le Regioni dovranno intervenire oltre una certa soglia di Rt (indice di trasmissibilità). Si discute sull’orario del divieto di circolazione: potrebbe scattare alle 20 o alle 21.
Chiusura di bar e ristoranti anche a pranzo e serrata dei negozi dove l’indice di trasmissione Rt supera l’1,5.
Sono le misure che il governo potrebbe inserire nel Dpcm che sarà firmato tra oggi — lunedì — e domani — martedì — per limitare il contagio da Covid 19 e soprattutto per provare a impedire di arrivare a un lockdown totale su tutto il territorio nazionale.Dovranno essere i governatori a firmare le ordinanze, d’intesa con il governo, che potrà indicare le aree di rischio e sollecitare gli interventi.
Inizia così l’articolo di Fiorenza Sarzanini sull’edizione online del Corriere della Sera.
L’idea iniziale di attendere due settimane per capire gli effetti delle restrizioni contenute nell’ultimo Dpcm sembra tramontare sulla base dell’andamento della curva epidemiologica e soprattutto dalla situazione delle strutture sanitarie che sono in affanno e secondo gli esperti potrebbero andare i tilt entro metà novembre.
Un vero e proprio lockdown si applicherà, per il momento, soltanto nelle regioni ad alto rischio.
Divieto di circolazione e chiusura di tutti i negozi a un orario uguale per tutto il territorio nazionale. È il coprifuoco che potrebbe essere inserito nel nuovo Dpcm. La discussione tra governo e Regioni, ma anche all’interno dell’esecutivo, riguarda l’orario. Sembra tramontata l’ipotesi di fermare tutto alle 18, più probabile che si slitti alle 20 o alle 21, scrive la Sarzanini che sottolinea come dopo tale ora si potrà uscire solo per inderogabili esigenze di lavoro o di salute. E si tornerà ad usare l’autocertificazione che tanto fastidio ha dato agli italiani.
Oltre ai locali pubblici, saranno chiusi negozi al dettaglio, tranne ovviamente alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai e musei.
-Smart working nella pubblica amministrazione.
A scuola con le mascherine. Didattica a distanza dalla seconda media fino al 5° anno delle superiori. In presenza solo materne, elementari e prima media.
Stop a viaggi fuori regione, consentiti solo per lavoro o altre urgenze. Tra le urgenze ci sono anche i danni gravi alle seconde case che però devono essere dimostrati.
Chi si trova fuori dalla propria regione al momento dell’entrata in vigore del Dpcm potrà però fare ritorno nel proprio domicilio anche nei giorni successivi. La misura è stata decisa per limitare i passaggi dalle aree a più alto contagio a quelle dove invece la circolazione del Covid-19 è controllata e dunque per evitare nuovi focolai, si legge nell’articolo.
-Stop a centri commerciali, stop nei weekend e festivi.
-Vietate le slot machine in tabaccherie e bar.
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