L ’intervista al colonnello Angelini: «Usata pure una società di Viterbo che si occupava di strutture metalliche…».
«Il finto bonifico e un giro di aziende per truccare i bilanci».
Caduti coi… cadetti. «Senza i diritti televisivi e i biglietti della Serie A il castello di soldi è subito venuto meno».
L’intervista di Connie Transirico, sul Giornale di Sicilia, oggi in edicola, con il colonnello Gianluca Angelini, comandante del Nucleo Economico-Finanziario della Guardia di Finanza.
E c’è un pasaggio importante dell’intervista in cui il colonnello spiega che l’inchiesta nasce soprattutto sulle orme del passaggio di quote scontate dall’ex patron Maurizio Zamparini alla corte dei Tuttolomondo.
Ve ne riportiamo qualche passaggio:
“Gli indagati, in un ristretto arco temporale, hanno attuato un disegno criminale strutturato. Reati che assumono anche un disvalore sociale perché fatti a danno di un’importante società calcistica in grado di convogliare la passione di numerosissimi tifosi“…l’inchiesta nasce dal passaggio di quote da Zamparini … per capire cosa c’era dietro alle società che erano state coinvolte nell’acquisizione e per intercettare eventuali condotte illecite… e in realtà ne sono venute fuori un bel po.. Hanno cercato di fare il grosso colpo di mercato, prendendo una
società praticamente gratis, con la speranza di poter coprire tutti quei debiti che si erano accollati. Ma il progetto della Serie A non si è concretizzato, è venuto meno il castello di soldi che si erano costruiti e sono andati in fortissima difficoltà.. per questo mettono in campo tutta una lunga catena di condotte irregolari.. si inventano delle acquisizioni di rami d’azienda assolutamente fantasiose… per la presentazione dell’iscrizione che era il 24 giugno, gli imprenditori si inventano un’altra acquisizione d’azienda, la Group Itec… È un’azienda di Viterbo che si occupa di strutture metalliche, quindi anche poco attinente a una squadra di calcio. Eppure, nonostante sia inattiva dal 2008, ha magicamente un credito di cinque milioni che viene dato alla Covisoc per saldare il debito fiscale e potere restare in sella… Peccato che sul conto di quei soldi non c’era la minima traccia…
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