Il derby di Colantuono

“Sono certo che sarà una sfida incredibile. Queste squadre non c’entrano con la C”.
Palermo-Catania giocata da chi ha allenato entrambe. “Lunedì sera sarò incollato davanti alla televisione. Credo che lotteranno nelle zone alte e la riapertura anche parziale degli stati darà loro una marcia in più”.
“Il Palermo ha tutto il tempo per rientrare in corsa per il vertice: tutto si deciderà nel ritorno”.
“Boscaglia è un tecnico bravo e di grande esperienza: ho fiducia in lui, sono sicuro che stupirà”.
“A Catania ho vissuto un’esperienza bellissima: la squadra fu ripescata e arrivammo al nono posto”.
“Raffaele è un altro allenatore che ha fatto bene: ha la grande chance in una piazza importante”.

Il derby secondo Stefano Colantuono, il tecnico che oggi ha intrapreso il ruolo di direttore tecnico della Sambenedettese, li ha vissuti su entrambe le sponde in due categorie diverse, prima con il Catania in serie B e dopo 3 anni con il Palermo in serie A.
Inizia così l’articolo di Fabrizio Vitale, sulla Gazzetta dello Sport, oggi in edicola, che intervista l’ex tecnico rosanero Colantuono :
“E’ un girone altamente competitivo, con squadre attrezzate, non so se è una vera e propria B2. Il Palermo è partito così così, deve mettere a posto qualcosa ma avrà modo per farlo; il Catania è attrezzato per i vertici come la Ternana e l’Avellino… È un campionato lungo e logorante che mette a dura prova gli organici. Per me è molto più difficile salire dalla C alla B che dalla B alla A.
Derby? Ne ho vinto 1 e persi 2, proprio quelli con il Catania. Quell’anno il Palermo era una super corazzata, c’erano Toni, Zauli e Corini , c’era Guidolin in panchina e poi infatti salirono in Serie A. Al Barbera ci schiacciarono con un 5-0 mentre al Massimino ce la siamo giocata nonostante la sconfitta per 2 a 0.
Non porto rancore a Zamparini anche perché sapevi che se andavi ad allenare con lui era da mettere nel conto l’esonero. Tra l’altro non mi pare che altri presidenti facciano diversamente, lui si era fatto il nome di mangia allenatori, ma c’è anche di peggio.. con lui ho avuto sempre un rapporto franco e schietto, viveva sempre tutto con molto entusiasmo e anche tanta sofferenza”.

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