Una spirale di violenza senza fine quella che ha visto come luogo scatenante delle aggressioni l’Ospedale Civico di Palermo. Appena sei giorni fa il caso dei parenti di una donna deceduta di Covid, che hanno tentato di sfondare con una panchina il reparto di “Medicina 2”, inveendo contro gli operatori sanitari.
Civico Palermo, l’SOS di medici e infermieri: “Servono forze fresche”
Adesso un altro caso di aggressione, nel reparto di Oculistica. Un uomo, dopo essere stato medicato, è andato in escandescenze, distruggendo apparecchiature e arredi del reparto. Ingenti i danni, così come la paura dei medici di turno costretti a rifugiarsi in stanze a parte per sfuggire alla furia dell’uomo. Decine di migliaia di euro, l’ammontare dei costi delle apparecchiature danneggiate.
Palermo, muore in ospedale per Covid: i parenti tentano di sfondare la porta con una panchina
L’ordine in corsia è stato ripristinato solo dopo l’arrivo della Polizia Municipale.
Una pandemia che ha messo in luce, la parte più irrazionale dell’essere umano, quella più incontrollabile. E chi credeva che questo periodo d’isolamento avrebbe reso l’umanità migliore, forse si sbagliava di grosso…
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