Sembra riaprirsi un nuovo spiraglio nell’inchiesta che riguarda la morte di Filippo Raciti, in quel fatale derby giocato tra Catania e Palermo nel 2007.
A riaprire dubbi, il servizio mandato in onda da “Le Iene” lo scorso 12 Novembre, in merito all’ipotesi “fuoco amico” e in merito al quale la stessa Digos della Questura di Catania ha inviato, alla Procura distrettuale etnea, una relazione.
Morte Raciti: chiesti i domiciliari dal legale di Speziale
Secondo quanto riportato dall’ANSA, si legge che il documento è stato redatto per informare la magistratura su: “ogni opportuna valutazione sulle circostanze emerse durante il citato servizio nel corso del quale una donna ha sostenuto di ‘….essere stata al funerale di Filippo Raciti e di aver udito un poliziotto chiedere scusa al padre dell’ispettore perché è stata una manovra errata di un collega”.
Una denuncia che non è ancora stata presa in atto, ma che presupporrebbe che la morte dell’ispettore Raciti sia avvenuta per un impatto con con una Land Rover della polizia durante gli scontri con gli ultras del Catania.
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Un’ipotesi che viene quindi vagliata dal Gip, dal Tribunale del Riesame, e nei tre gradi di giudizio con cui Antonio Speziale è condannato a otto anni e otto mesi di reclusione per omicidio preterintenzionale.
Il Legale di Speziale ha chiesto per il suo assistito, gli arresti domiciliari, per gravi problemi di salute, per una fine pena che dovrebbe terminare il 15 di Dicembre di quest’anno.
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