Potrebbe essere davvero la svolta in questa lotta che ognuno di noi sta combattendo contro il virus.
Una svolta anche per decongestionare i laboratori ed i centri che ogni giorno sono sommersi da migliaia di tamponi con il risultato di lunghi giorni di attesa quando non di settimane.
Quello che il Veneto sta sperimentando potrebbe insomma alleggerire tanto e velocizzare molti processi.
Il Veneto sperimenta l’autosomministrazione in attesa della validazione nazionale. Zaia: “Presto ognuno farà il test in autonomia”.
Il Veneto, dopo essere stato precursore del test rapido, sperimenta in Italia il kit per eseguire in autonomia il test antigenico, con la speranza di rivoluzionare l’approccio all’individuazione e al tracciamento del Covid. Il presidente Luca Zaia, per testimoniare la facilità dell’autosomministrazione, si è sottoposto in diretta all’esame, che ha dato in poco tempo esito negativo.
Questa l’apertura di un articolo sull’edizione online del Corriere dello Sport
I componenti del kit del tampone fai da te sono: un tamponcino, una provetta con il reagente e una barretta simile a quelle dei test per la gravidanza. Il tamponcino viene infilato nel naso (ma non in profondità), si gira per cinque volte in ciascuna narice e poi si inserisce nella provetta con il reagente; poi viene buttato. Quattro gocce della provetta si versano sulla barretta e in pochi secondi si osserva il risultato: una striscia significa negativo, due strisce positivo. Tutta l’operazione dura circa due minuti.
Il costo (alla produzione) del nuovo kit si dovrebbe aggirare intorno ai 3 euro a confezione.
La sperimentazione durerà un mese, in cui si confronteranno i risultati del kit fai da te con quelli ai tamponi tradizionali, a cui si sottoporranno le stesse persone.
Le parole del presidente veneto: “Quando lanciammo il test rapido antigenico fummo considerati dei visionari, e lo stesso potrà accadere con il fai da te, ma partiamo con la sperimentazione convinti di poter raggiungere risultati positivi… si stanno facendo le cose molto bene, con precisione, dedizione, attenzione ai minimi particolari. In tempi non lunghi ognuno potrà fare il test da solo, con modalità semplicissime, sapere qual è la sua condizione e, in caso di positività rivolgersi al sistema sanitario per essere preso in carico e assistito a dovere”.
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