E’ arrivato a fine mercato tra i mugolii dei tifosi rosanero, che si aspettavano il grande colpo tra gli attaccanti. Il grande futuro sembra essere dei millenial, e Nicola Rauti lo sta dimostrando già dalle prime prestazioni in maglia rosanero.
Renzo Castagnini ha visto nel gol di Domenica, il suo personale regalo, per il compleanno festeggiato sabato, come viene ricordato tra le pagine del Corriere dello Sport, e si ricorda dell’opzione con cui il talento del Torino è stato prelevato:
“Monitoriamo con attenzione tutti i settori giovanili e su Rauti avevamo posato gli occhi da un po’. All’inizio prenderlo sembrava impossibile, il Torino lo ha aggregato alla prima squadra. Quando si è capito che lo avrebbe mandato in giro un altro anno, ci siamo fatti avanti“.
L’unica formula che sembra che non sia andata a buon fine per il Palermo è il tipo di trasferimento, ovvero il prestito secco. Il Palermo lo ha evitato con i giovani quali Silipo e Peretti (tesserati a titolo definitivo e con opzioni di riacquisto da parte dei club precedenti). Ogni previsione sembra prematura, la stagione è ancora lunga.
Primo gol con la maglia rosanero, secondo nel mondo dei professionisti, dopo quello siglato con il Monza. Ma il giovane attaccante è nel vivo delle azioni rosanero: è entrata in quella del raddoppio di Saraniti contro la Paganese, così come quella che lo ha visto farsi mezzo campo palla al piede per l’assist al bacio servito a Floriano contro la Juve Stabia. E’ un giocatore essenziale per il modulo di Boscaglia.
Così Castagnini ribadisce come il Palermo ha agito sul mercato: “Tutti si aspettavano un bomber di nome invece che un ragazzo? Ma il calcio non ha età, se uno è bravo lo è a 20 anni come a 30. Io a Cosenza vinsi un campionato lanciando Margiotta che aveva l’età di Rauti e fece 20 gol. Tutti i giocatori che abbiamo preso li conoscevamo bene e li ritenevamo adatti al nostro progetto. Rauti non ha un passato da spendere ma ha fame, qualità e prospettive. Se non si smarrisce, diventerà un giocatore vero“.
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