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I dati della pandemia. Schizza l’indice di positività. Il caso Palermo

La situazione in base ai dati della giornata. Più contagi ma meno tamponi: nell’Isola vola il tasso di positività.
Registrati 43 decessi. Muore un farmacista a Vittoria, Ordine e federazione:«Più sicurezza».

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola

Rallenta l’altalena quotidiana del Coronavirus in Italia, ma non in Sicilia, dove nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, sono state accertate 1838 infezioni: un numero in lieve rialzo rispetto a venerdì scorso (200 casi in più) ma che a fronte di un calo dei tamponi effettuati, pari a 9386 (oltre 600 in meno), fa lievitare il tasso di positività, cioè il rapporto tra contagi e test..
Inizia così l’articolo di Andrea D’Orazio che presenta i dati della pandemia a Palermo ed in Sicilia dove è cresciuto il rapporto tamponi test passando dal 16,3 al 19,6%, cioè cinque punti sopra la media nazionale, che al contrario è scesa dal 15,6 al 14,6%.

Ciò che resta invece invariato è il numero di decessi, 43 per un totale di 1141 dall’inizio della pandemia. Nelle ultime 24 ore aumentano i ricoveri, ben 31 nell’arco di una giornata, ma nessuno in terapia intensiva.

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Una vittima illustre è che suscita preoccupazione è quella di un farmacista a Vittoria, Rosario Guastella, 67 anni. A dare la notizia, il presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani, Andrea Mandelli, durante il Congresso nazionale, sottolineando che il professionista è il «diciassettesimo collega che ci ha lasciato a causa della Pandemia», mentre Federfarma Ragusa, ha richiesto ancora più controlli per evitare
che persone contagiate vadano in farmacia mettendo a grave rischio l’incolumità dei dottori, ma anche dei clienti che si trovano all’interno dei locali.

Secondo la distribuzione in scala provinciale dei contagi, Catania ottiene di nuovo il “triste primato” con 625 contagi, segue Palermo a 583, 145 a Messina, 126 a Siracusa, 107 ad Agrigento, 71 a Trapani, 70 a Caltanissetta, 56 a Ragusa e 55 a Enna.

Destano preoccupazione nel palermitano i “focolai” sorti nelle RSA: come nella Casa di Maria a Termini Imerese in cui si contano 103 positivi e 142 persone in isolamento domiciliare, o nel capoluogo, in un’altra struttura, al Centro Alzheimer Karol di via
Sciuti, in cui si registra un bilancio di tre anziani deceduti e altri 12 contagiati.

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Nel catanese situazione d’allerta è quella di Adrano con 263 positivi e 437 residenti in quarantena domiciliare o Mascalucia con 175 residenti contagiati. 

A Messina sono le scuole, una fonte di contagio, e da domani resteranno chiuse. Sono 61 gli studenti contagiati, e 35 gli insegnanti. Una situazione simile anche nel Ragusano, a Scicli.

Nell’agrigentino è stata inoltre disposta un’ordinanza simile a quella voluta dal sindaco Orlando a Palermo, con il divieto di stazionamento nelle aree pubbliche. Prosegue inoltre il mappamento e lo screening voluto nelle scuole dell’Isola attraverso i tamponi rapidi, un’operazione che nel Catanese riguarderà anche le case di riposo, a cominciare da Biancavilla.

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