All’inizio di questa terribile pandemia, si pensò subito che solo un vaccino avrebbe potuto mettere una fine definitiva alla diffusione del virus. Una meta che sembrava lontana e che oggi è sempre più vicina ed è ovviamente argomento di dibattiti e di interesse mondiale.
Attraverso la tabella seguente vediamo le tre fasi della sperimentazione di un vaccino:
Dall’edizione online del Messaggero, scopriamo che già ci sono 3 vaccini anti-Covid arrivati alla fase 3 di sperimentazione e che sono più vicini a ricevere l’autorizzazione:
– quello della multinazionale AstraZeneca (Jenner Institute dell’Università di Oxford e la Irbm di Pomezia);
-quello dell’azienda farmaceutica Usa Moderna;
-quello della multinazionale Pzifer.
Ecco le tempistiche e le modalità d’azione di questi vaccini:
VACCINO OXFORD
AstraZeneca ha annunciato oggi il dato di efficacia sul dosaggio ottimale, su due dosaggi testati, che risulta pari al 90%. I dati saranno presentati ora alle autorità regolatorie mondiali per l’approvazione condizionale o anticipata del vaccino. L’azienda ha reso noto che 200 mln di dosi saranno disponibili entro il 2020 e 3 mld di dosi nel 2021. La Commissione europea ha opzionato un totale di 400 mln di dosi. Questo vaccino utilizza la tecnica del ‘vettore viralè: viene usato un virus simile al SarsCov2 ma non aggressivo, a cui vengono incollate le informazioni genetiche che dovrebbero allertare la risposta immunitaria dell’organismo. Il vaccino si conserva fino a 6 mesi a temperature normali di refrigerazione a 2-8 gradi centigradi. Il costo annunciato per dose completa annunciato è di 2,80 euro.
VACCINO PFIZER
Sviluppato congiuntamente da Pfizer e dalla tedesca BioNTech, il vaccino è risultato efficace al 95%. A giorni è prevista la richiesta dell’autorizzazione per la produzione all’ente statunitense per il controllo dei farmaci Fda. La Commissione europea ha firmato un contratto per avere fino a 300 milioni di dosi. Le due aziende potranno fornire 50 milioni di dosi nel 2020, e fino a 1,3 miliardi nel 2021. Saranno 3,4 milioni le dosi che complessivamente verranno somministrate ai primi 1,7 milioni di italiani da fine gennaio secondo quanto prevede il Piano per i vaccini anti-Covid del Commissario per l’Emergenza, Domenico Arcuri. Questo vaccino necessita di una catena del freddo a meno 80 gradi e va somministrato con due dosi. Il costo a dose previsto è di 19,50 dollari. Si tratta di un vaccino a Rna, che utilizza cioè la sequenza del materiale genetico del nuovo coronavirus, ossia l’acido ribonucleico che è il messaggero molecolare (mRna) che contiene le istruzioni per costruire la proteina Spike del virus contro la quale indirizzare il sistema immunitario. L’obiettivo è somministrare direttamente l’mRna che controlla la produzione della proteina.
VACCINO MODERNA
E’ stata annunciata dall’azienda una efficacia pari al 94.5%. Moderna intende presentare una richiesta d’autorizzazione all’uso per emergenza alla Fda statunitense. Il vaccino rimane stabile a temperature standard di refrigerazione tra 2 e 8 gradi C per 30 giorni. Inoltre si prevedono condizioni di trasporto e conservazione a lungo termine a temperature standard del congelatore di -20 gradi C per 6 mesi. L’azienda prevede di disporre di circa 20 milioni di dosi entro la fine del 2020 da destinare agli Usa e pianifica una produzione totale di 500 milioni-1 miliardo di dosi nel 2021.La Commissione europea ha concordato con Moderna la fornitura di fino a 160 milioni di dosi. Il costo previsto a dose è di 25 dollari. Anche questo vaccino utilizza la tecnologia a Rna messaggero.
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