Arrivato come last minute del mercato rosanero, diventato il punto fermo dell’11 del Palermo. L’ascesa di Nicola Rauti sta nei numeri, come affermato nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. E’ il giocatore di movimento più utilizzato da Boscaglia, l’attaccante finora più presente in campo, con 684′ all’attivo.
L’ex attaccante del Torino, da quando è arrivato ha disputato 8 partite, dalla Ternana sino alla gara con il Potenza. Una soluzione logica che ha visto crescere anche il gioco rosanero. Del resto a Boscaglia sono sempre piaciuti “trequartisti atipici“. E sembra quindi essere diventato una pedina inamovibile del reparto avanzato rosanero.
Escludendo l’emergenza covid, il tecnico gelese lo avrebbe comunque impiegato: corsa, tecnica, grinta, il modo che ha il giovane attaccante di stare sulle linee avversarie e di schizzare come una variabile impazzita nell’attacco rosanero.
Le sue prestazioni sono poi state incorniciate da un gol, quello con la Paganese, e un assist al bacio che è valso il gol del provvisorio 2-0 contro la Juve Stabia.
Una scelta indovinata da parte della società che rischia però di non essere a lungo termine. Un po’ come quella che ha visto lo scorso anno Palermo coccolarsi un gioiello come Felici, per poi, con la formula del prestito secco, esser costretti a cedere il giovane nuovamente alla società d’appartenenza: in quel caso fu il Lecce, nel presente con Rauti oggi, è il Torino.
Una buona notizia è quella di un’emergenza finita in casa Palermo: chi sta in retrovia, come Valente costretto ad uno stop per infortunio, o lo stesso Silipo che ben ha figurato contro il Potenza, comincia adesso ha premere per un posto da titolare. Così adesso per Boscaglia i problemi sono di abbondanza.
Rauti in questo momento ha dimostrato di essere una certezza, e ha dimostrato anche una certa duttilità, adattandosi anche a giocare da esterno offensivo. Un bagaglio che lo pone in vantaggio rispetto ai giovani Lucca e Silipo.
E’ il momento adesso di alzare l’asticella e di completare quel percorso di maturazione che lo scorso anno, Rauti non era riuscito ad evidenziare.
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Palermo, il gol non è più un problema
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