Natale, la proposta di Musumeci: obbligo di tampone per entrare in Sicilia.
Il presidente tenta di blindare il ritorno di chi vive al Nord. Ma i margini sono stretti.
L’idea di Razza. L ’assessore: «Una maggiore rigidità può restare nei confronti di chi arriva da altri Stati».
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola .
I margini di trattativa sono strettissimi. E tuttavia Musumeci e Razza proveranno a convincere Conte che un corridoio per consentire il rientro dei siciliani emigrati al Nord va creato. Magari introducendo paletti fino a ora visti come incostituzionali, a cominciare dall’obbligo di effettuare un tampone pre-partenza.
Questa l’apertura dell’articolo di Giacinto Pipitone che sottolinea come a Palazzo D’Orleans si sta ragionando sulla possibiltà di poter far arrivare i nostri conterranei che per motivi di lavoro sono emigrati al nord. Ma non sarà un lavoro facile e probabilmente qualche novità potrebbe arrivare solo nelle ore antecedenti al previsto Dpcm di natale.
I margini sembrano stretti perchè l’intenzione del Governo centrale è quella di bloccare lo spostamento fra regioni per impedire un nuovo rialzo della curva dei contagi.
Ma è sulle deroghe che Razza e Musumeci sperano si possa trattare. Dice Razza: “Quando Musumeci propose che si arrivasse in Sicilia solo con la cosiddetta patente immunitaria,un tampone effettuato non più di due giorni prima, in molti dissero che si trattava di una proposta incostituzionale. Ma ora è anche lo Stato che rischia di sconfinare nell’incost it uzionalità impedendo gli spostamentie il ritorno a casa delle persone“. Ma lo stesso Razza in realtà non aprirebbe la Sicilia a tutti in maniera indifferenziata. Suggerisce controlli rigidi per chi arriva dall’estero perche “all’estero cisono ancora aree in cui i controlli sono insufficienti. Per chi deve rientrare da altre regioni si può pensare a un controllo che metta al sicuro da rischi”
La Regione si augura che il Governo sia disponibile ad un confronto sul tema spostamenti ed è pronta a mettere questa proposta sul tavolo.
La previsione più probabile è che Palazzo d’Orleans recepisca le decisioni sugli spostamenti che Conte varerà col prossimo Dpcm. E dunque il rischio per chi è al Nord è di poter rientrare solo se si deve andare da un parente malato o da genitori anziani, scrive Pipitone nel suo articolo.
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