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Nuovo Dpcm: dal 20 dicembre al 6 gennaio non si potrà lasciare la regione

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Nuovo Dpcm dicembre: spostamenti fra le Regioni vietati dal 20 dicembre al 6 gennaio, le seconde case vanno raggiunte prima del blocco.
Blocco totale anche tra le regioni in fascia gialla per impedire quanto accaduto in estate. Si valutano deroghe per studenti e anziani soli.

Questo il titolo di un articolo sull’edizione online del Corriere della Sera.

Chi vuole andare fuori dalla propria Regione per trascorrere le festività nella seconda casa dovrà farlo prima dell’entrata in vigore dei divieti. Dalla settimana precedente il Natale al giorno dell’Epifania non sarà più consentito spostarsi tra le Regioni, anche se sono in fascia gialla.
Questa l’apertura dell’articolo di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini che descrivono i punti essenziali del nuovo decreto del presidente del Consiglio, che dovrà essere firmato entro il 3 dicembre, cioè venerdì prossimo.
I rigoristi puntano ad un blocco totale per evitare il ripetersi di quanto accaduto in estate. Il periodo festivo allarma la classe politica ma soprattutto gli esperti e per questo il nuovo Dpcm punterà sul divieto totale di spostamento dal 20 dicembre fino al 6 gennaio.
«Quei quindici giorni mi spaventano parecchio», dichiara il ministro della Salute Roberto Speranza, allarmato dalla possibilità che un certo rilassamento durante le vacanze dia il via ad una terza ondata di contagi.

Il presidente del Consiglio Conte vorrebbe allentare almeno un poco le maglie del rigore per consentire agli italiani di festeggiare anche in questo durissimo 2020, sia pure in modo «sobrio» e «diverso». Ma i ministri dell’ala del rigore, Francesco Boccia, Dario Franceschini e lo stesso Speranza, in sintonia con gli scienziati insistono per porre un freno alle eccezioni, si legge nell’articolo.
Possibile deroghe minime per coniugare sicurezza e libertà personali, limitando i rischi.

Ecco le possibili deroghe:

La residenza – Sarà sempre consentito rientrare presso la propria residenza o domicilio. Per le seconde case ci si può andare prima del blocco, a meno che non si abbia la residenza nella casa di vacanza. Non ci saranno altri casi consentiti: «...dobbiamo evitare lo spostamento di milioni di persone, è il momento di rimanere fermi...», ripete il ministro Boccia.

Genitori soli – Potrebbe essere previsto il ritorno nella casa di famiglia per trascorrere le feste con i genitori anziani. Se così sarà la deroga potrebbe essere utilizzata da un parente soltanto.

Studenti – Si valuta anche la concessione della deroga per gli studenti che hanno spostato la residenza o il domicilio nella città dove si sono trasferiti per motivi di studio e vogliono tornare a casa per le vacanze. In molte città è cominciata la corsa per sottoporsi al tampone rapido prima di Natale.

Coniugi – Nel caso dei coniugi potrebbe essere concesso il ricongiungimento familiare da applicare anche ai partner conviventi.

La quarantena – Diverso è il discorso per chi deciderà di andare all’estero e per chi torna in Italia in occasione delle prossime festività. Il governo vuole introdurre l’obbligo di quarantena al momento dell’ingresso nel nostro Paese.

Coprifuoco – Il Dpcm in vigore dal 4 dicembre confermerà il coprifuoco alle 22. All’interno del governo c’è chi preme per prorogare questo limite alle 24 nei giorni di Natale e Capodanno, ma è una linea che difficilmente potrà essere accolta. «Non possiamo permetterci allentamenti che agevolino riunioni nelle case e assembramenti nelle strade, questo è il momento della stretta. La curva epidemiologica è in discesa ma siamo ancora nel pieno della seconda ondata», ribadiscono i rigoristi.

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