Continua il presidente del Palermo Dario Mirri in conferenza stampa, spiegando le procedure e i segreti che ci sono stati dietro le quinte, per la realizzazione di questo grande obiettivo. Si è parlato di convenzione, dei suoi tempi e di obiettivi futuri. Ecco le parole del Patron rosanero:
“L’acquisizione del centro sportivo è solo una piccola parte, il grosso arriva dal privato. Ma la convenzione dura 5 anni, e che succede dopo questi 5 anni? L’assegnazione di oggi è esclusivamente per il campo singolo comunale del comune di torretta, che è adiacente a questi ulteriori ettari privati. Avendo il terreno privato in circa 4 ettari la destinazione sportiva, in questi noi avremo 2 campi di calcio della dimensione del nostro stadio, realizzeremo tutti i blocchi spogliatoi, il blocco palestra, tutta la parte immobiliare e tecnica per dare accoglienza ai giocatori. Il campo comunale è adiacente è un campo comunale, dove avremo un terzo campo per portare i ragazzi in erba sintetica, e quindi la primavera e i giovanissimi certamente andranno a giocare lì. Ci sarà dunque una continuità tra ragazzi più giovani e prima squadra. Il campo comunale ha una scadenza tra 5 anni più rinnovabile di altri 5 anni, ma noi contiamo di realizzare una fase 2 del progetto sportivo, sui 5 ettari a destinazione agricola che dovranno divenire a destinazione sportiva, per realizzare altri 3 campi. In tutto, in un futuro, vorremo avere cinque campi. Qualora il comune volesse rinnovare ne avremo comunque sei in tutto”.
Il ruolo fondamentale del comune di Torretta: “L’approvazione del Comune di Torretta è stata necessaria per avere almeno tre campi, due per la prima squadra e una per la primavera. Ci sarà una comunità vera e propria di nostri calciatori”.
Questo è il secondo progetto di centro sportivo, cosa c’è di diverso rispetto al passato? Il tifoso ha sofferto l’assenza di un progetto da parte dell’Us città di Palermo, che fatturava 60-66 milioni di euro. Il centro sportivo in quel caso penso che non fosse una priorità, in gradinata quando negli anni se ne parlava con gli amici tifosi si diceva qualcosa in più, ma ora da presidente non è corretto dirlo. La disponibilità e il tempo per fare le cose all’epoca non c’è mai stata. In questo momento di covid noi fatturiamo zero, al netto del contratto con infront, però il Palermo FC vogliono realizzare il centro sportivo, Dario Mirri e Tony Di Piazza. Poi naturalmente parlano i fatti: stiamo presentando un progetto, voi sapete quanto io tengo a questo, il centro sportivo ha valenze straordinarie, il catania resiste perché ha una solida base immobiliare. Il centro sportivo diventa un fondamento principale perché il Palermo abbia una durata maggiore dall’87 al 2019″.
Pure tony di piazza nel progetto del centro sportivo? L’abbiamo deliberato, ho cercato di coinvolgerlo in tutti i modi, Tony ha condiviso ed è tornato su alcune sue considerazioni, e lo realizzerà il Palermo FC come una qualunque impresa vuole costruire un immobile dove andare a lavorare, e quindi lo farà attraverso gli strumenti finanziari necessari per un investimento di lungo periodo come il centro sportivo. Abbiamo trovato un’intesa e ne sono felice”.
“Con quali soldi il centro sportivo? Inizialmente la mia proposta era quella di trovare ulteriori risorse per il centro sportivo, questa soluzione non era gradita a Tony Di Piazza, che propose di farlo prevedendo sempre e soltanto i 15 milioni destinati alla società. Il compromesso è stato trovato finanziandolo con strumenti di lungo periodo, come per esempio un mutuo, che il Palermo FC vorrà ottenere dalle banche o dal credito sportivo”
“Se avessimo riferimento solo ai terreni privati, avremmo dato accoglienza solo alla prima squadra. Ma noi vogliamo crescere i più giovani, i nostri talenti, per dare un valore ulteriore ai nostri giovani. Il terreno comunale era necessario per avere nel breve almeno tre campi, poi presenteremo la richiesta per il cambio di destinazione degli altri 5 ettari nel più breve tempo possibile”.
Poi continua: “Sono molto contento, perché da tifoso avverto la responsabilità, da oggi parte qualcosa dal quale non c’è ritorno. Raggiungiamo un risultato in un anno e pochi mesi, abbiamo costruito una società, siamo allo stadio, abbiamo dei giocatori, abbiamo costruito al prima promozione, abbiamo una squadra, oggi si sta realizzando qualcosa di importante che spero renda orgogliosi tutti i tifosi”
Avere un centro sportivo di proprietà è una cosa importante, è un patrimonio economico, pero’ il centro sportivo da solo non porta punti, speriamo di raggiungere la promozione in serie B entro 2 anni