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Come non detto. Se questa è la reazione della squadra, allora…

Palermo difetti

Allora sarà una stagione difficile. Anonima, balbettante e discontinua. Di transizione, ma di una transizione poco entusiasmante.
Come non detto: nell’articolo di ieri vi avevamo scritto di una stagione ancora possibile da salvare a patto di una prestazione convincente e di una continuità che è il vero tassello mancante della squadra. Insomma ieri ci auspicavamo cose oggi smentite clamorosamente dal campo ma soprattutto dall’atteggiamento mentale di una squadra mai stata in partita, senza la necessaria cattiveria agonistica o il furore di chi sa che deve recuperare tante posizioni per salvare la stagione. E soprattutto rendere la classifica meritevole di un organico costruito magari in ritardo ma non certo degno di questo piazzamento davvero mediocre. Una delusione.
Una sconfitta dolorosa, sportivamente dolorosa: perché fa male ai tifosi, al presidente (ne siamo sicuri), ai dirigenti. Perché fa male uscire sconfitti in questo modo, rattrista perché non puoi appellarti a nulla, nemmeno alle sviste arbitrali o agli errori clamorosi di questo o quel singolo giocatore.
Una sconfitta ma soprattutto una prestazione da analizzare attentamente e da dimenticare in fretta perché rischia di lasciare strascichi pesanti.
Il cammino del Palermo, dopo Foggia, rischia di diventare ancora più complicato e l’auspicio di una stagione ancora salvabile diventa più una speranza che una concreta possibilità, almeno a giudicare dalla prestazione di oggi: scoraggiante.
Boscaglia sul banco degli imputati: ci sarebbe da capire perché. Ha provato a mettere in campo tutta la batteria di uomini a disposizione ma la musica non è cambiata di una virgola. Insignificante primo tempo, insignificante secondo tempo.
Tutti allora ad invocare gennaio e i possibili rinforzi: il presidente giustamente ha detto che non vogliono buttare soldi, in una stagione senza incassi. Ma davvero si può pensare che se si arriva al mercato in 11° o 12° posizione si può pensare di cambiare mezza squadra? E’ ragionevole in una stagione segnata dal covid e dal disastro economico che sta creando?
Perdonateci la presunzione ma oggi forse anche con qualche fuoriclasse in campo il risultato non sarebbe cambiato perchè sulla testa della squadra difficilmente agisce la prestazione del singolo.
O si azzecca immediatamente un filotto vincente o sarà una stagione di continua alternanza fra delusioni e gioie.

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