Il Covid è stato uno dei nemici più difficili da batter e seppur ancora non del tutto annientato, molteplici sono stati i traguardi raggiunti, traguardi guadagnati grazie alla collaborazione di una nazione intera che ha sofferto ma che ha dato prova di essere unita. A dimostrare il duro lavoro fatto da tutti gli italiani in questo periodo difficile è stato il dono che un palermitano, Igor Scalisi Palminteri, ha voluto regalare alla città di Milano rappresentando in un enorme murales il patrono di Milano, Sant’Ambrogio. Il viso del Santo è rappresentato Michele Bonfoco, apicoltore e imprenditore dell’azienda Apiamo.
Il murales raffigura il Santo con attorno diverse api, esseri che rischiavano di scomparire prima che tutto il pianeta fosse arrestato al virus. Il significato delle api sta proprio a segnalare come tanti esseri viventi, in questo periodo di stop, siano riusciti a riprendersi lo spazio di cui necessitano e di cui erano state private prima dell’arrivo del Covid.
Il 7 Dicembre verrà organizzata l’inaugurazione di tale opera, rappresentata in un palazzo di corso XXII marzo, a Milano: un omaggio alla città, al lavoro e alla natura. Un omaggio alla prima città italiana che ha dovuto affrontare il terribile nemico Covid, al lavoro dei milanesi e alla natura che ha acquistato di nuovo il suo spazio vitale anche nelle grandi metropoli.
Stefania Morici:<<Sant’Ambrogio diventa uno di noi. Un supereroe del nostro tempo come il medico, l’infermiere, persino il vicino che ti aiuta con la spesa. Il Covid ha unito tutti, ci ha resi amici, fratelli, solidali; tutti parte di un unico movimento collettivo di aiuto alla comunità. Per questo abbiamo pensato sant’Ambrogio con il volto di un apicoltore lombardo, non solo perché è uno di noi, ma anche per tutto quello che le api rappresentano per il nostro pianeta. La loro estinzione, conseguenza delle azioni umane, metterebbe a rischio tutto l’ecosistema: salvando le api, salveremo il pianeta. Il murale di Igor è un monito, un invito a prenderci cura di noi e di ciò che ci circonda>>.
L’artista palermitano ha trovato un’ottima chiave di lettura per la rappresentazione del patrono di Milano: Sant’Ambrogio patrono dei milanesi, delle api piccole e laboriose, simbolo di fattività e di voglia di andare avanti e di riprendersi.
Le parole dell’artista:<<Questo muro esula da ciò che faccio di solito: io, uomo di periferia, oggi lavoro nel centro della metropoli, sulla parete di un palazzo elegante. Ma mi chiedo cosa sia, oggi, una periferia: può anche essere un luogo centrale in cui si vive ai margini dell’amore, dell’attenzione dovuta agli altri. Qui si ha bisogno di questa edicola votiva, gonfia di una religiosità naturale che ti fa alzare gli occhi quando sei in difficoltà. Sant’Ambrogio e le api diventano così solo un pretesto per raccontare uno spazio sacro. Nell’alveare ogni ape sa quale sia il suo posto; alla base della vita di ognuno di noi c’è un compito da svolgere: quello dell’accoglienza e dell’amore nei confronti degli altri>>.
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