Il difensore resterà fermo per due mesi oggi il match in Puglia dopo l’attentato incendiario al capitano Gentile Una partita che evoca lo spareggio per la B del 1989, persa dai rosanero con il gol di un ex. Doda o Accardi in campo.
Comincia così l’articolo di Repubblica che ricorda come Foggia-Palermo non possa essere una sfida come tutte le altre. Alle ore 14.00, allo Zaccheria, andrà in scena, un match che dirà molto delle ambizioni di entrambe le squadre. Dello spirito di rivalsa dei pugliesi soprattutto, dopo quanto accaduto in settimana al capitano Gentile, per cui è arrivata la solidarietà di tutta la società rosanero.
Si era persino pensato di non scendere in campo oggi, ma non si è voluto darla vinta ai responsabili di tale gesto.
I tifosi palermitani andando indietro nel tempo ed evocando un Foggia-Palermo, non possono non pensare a quel match del campionato di serie C1 del 1989 che mandò in B i rossoneri pugliesi e fermò la scalata dei rosanero dopo la vittoria in C2 del Palermo
nell’anno della rinascita. Un pareggio per 1-1, nel neutro di Trapani, che rappresentò una sorta di vendetta perfetta per i “palermitani di Foggia“, Caramanno e Barone.
La partita di oggi invece mette in palio tutt’altro: i pugliesi hanno due punti in più dei rosanero, ed entrambe le squadre si trovano nella parte bassa della zona play-off. E’ evidente il timore di Boscaglia: l’allenatore del Palermo teme che le vicende extra-calcio possano aver compattato il gruppo, proprio come accaduto ai rosanero al rientro dopo che il coronavirus aveva colpito la squadra.
Il Palermo ha terminato, con quella di Foggia, il tour de force di otto gare ravvicinate nell’ultimo mese, con un bottino pari a quattro vittorie, tre pareggi e una sconfitta contro la Turris in contropiede. Anche gli arresti per Boscaglia sono formativi “per farti capire chi sei e dove stai andando”.
Ma l’obiettivo è chiaro: riportare il Palermo nelle zone alte della classifica, ciò per cui è stato costruito. Eppure se il Palermo si trova adesso in queste condizioni di classifica qualcosa da migliorare c’è, ovvero nella gestione dei momenti della gara per evitare cali come quello dopo il gol del vantaggio di mercoledì che è costato il pareggio della Viterbese. Ma anche alcuni aspetti tattici e tecnici che devono portare i rosanero a concretizzare la grande mole di gioco che ha.
Il test di Foggia sarà importante per il Palermo, contro una squadra che dovrà verosimilmente impostare la gara e non “alzare le barricate“. A complicare i piani di Boscaglia le notizie che arrivano dall’infermeria: i rosanero perdono Almici, uscito per una distorsione.
La risonanza magnetica ha evidenziato la lesione di secondo grado del legamento collaterale mediale e una contusione ossea del compartimento esterno. Oggi al suo posto un ballottaggio serrato tra Accardi e Doda, altro dubbio di formazione riguarda Rauti o Luperini, con Kanoute e Silipo a completare il fronte d’attacco.
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