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Sicilia, relax vietato: “O ci comportiamo bene, o gli ospedali torneranno pieni”

coronavirus

Numeri positivi, negli ultimi giorni. Ma non è il caso di rilassarsi, anche perchè il tasso di positività nella nostra regione rimane un dato da prendere con le pinze. Il Natale alle porte, spaventa non poco gli esperti: il rischio è l’avvento di una terza ondata, che potrebbe essere deleteria, anche con le prime dosi di vaccino in circolo.

A mettere in guardia l’isola, ci ha pensato una voce autorevole dell’Istituto superiore di Sanità, Gianni Razza: “Sul fronte delle regioni si evidenziano miglioramenti notevoli in regioni come la Lombardia e la Toscana, non è lo stesso per Veneto, Sicilia e la Puglia”. 

La spiegazione a queste dichiarazioni, è stata fornita da uno dei membri del Comitato Tecnico Scientifico della regione Antonello Giarratano, che argomenta: “A marzo, c’è stato il lockdown, poi il governo regionale ha di fatto anticipato una linea assai opportuna di rigore, prima che arrivasse la colorazione arancione del governo che, come sappiamo, ha generato un ampio dibattito. Questo ci ha protetto. Ora cosa vediamo? Le regioni che erano rosse hanno, oggi, meno problemi, le regioni che erano arancioni scendono poco nel contagi, le regioni gialle possono risalire, perché esiste una stretta correlazione tra mobilità e virus. Sicuramente un nuovo lockdown è da scongiurare, perché dobbiamo tutelare insieme economia e salute.

Poi continua: “Il rispetto e la cura delle regole, sotto Natale, come previsto dalla nuova ordinanza del presidente Musumeci, sarà importantissimo, soprattutto sul fronte della movida che resta uno dei problemi. Molto dipende dal numero dei tamponi: se ne fai pochi, ti accorgerai della pandemia dal livello di occupazione delle strutture sanitarie. Se non ci comporteremo bene, rischiamo di avere di nuovo gli ospedali pieni”.