Nell’anno della pandemia, che tanti lutti e dolore ha portato con sé una scelta a dir poco infelice è stata di sicuro quella di scegliere come Albero di Natale, non il classico abete ma un cipresso.
Sempre di simboli si tratta, questo è un dato di fatto, ma questa uscita da parte del Comune di Palermo, ha scatenato le polemiche sui social e sul Web ancor prima che l’albero venisse addobbato, e quindi la pronta rimozione. Il cipresso che notoriamente richiama alla mente la morte, e il lugubre percorso verso luoghi “poco graditi”, soprattutto in un clima di festa in cui la gente vorrebbe cercare di pensare ad altro… ha dato il via ad un clima infuocato di dissensi.
“Era malato, non poteva restare lì“, afferma l’assessore comunale al Verde Sergio Marino. Quale sia il reale motivo non è chiaro, ma è presto detto che è necessario trovare un nuovo albero, e probabilmente non sarà un abete.
“Oggi gli operai saranno di nuovo a Polizzi – dice Marino a Repubblica – Abbiamo individuato un cedro che se avrà le caratteristiche giuste arriverà a Palermo. Quest’anno non è facile trovare un albero. Non ci sono sponsor né risorse per farlo arrivare dal nord. Sulle Madonie, invece, un’epidemia di processionaria ha reso impossibile alla forestale procedere con le potature. Speriamo di risolvere entro oggi“.
Gli operai riusciranno a trovare un albero con le caratteristiche giuste per Palermo?
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