Il titolo, è ovviamente un gioco. Dato che non usciranno nuovi film di Natale per problemi legati al Covid e Sky, ha deciso di riproporre le solite, ormai più che conosciute, produzioni natalizie, scherziamo immaginando un nuovo capalovoro. Un cinepanettone che forse non raggiungerà i livelli di De Sica e Boldi in termini di ascolti e share, ma che siamo sicuri possa tenere incollati sullo schermo migliaia di tifosi rosanero.
Il titolo è “Tre finali per salvare il Natale”. Non è stato difficile trovare le parole e i collegamenti. E’ bastato pensare alle tre partite che attendono i rosanero fino al 23 dicembre, di un’importanza clamorosa, e al santo Natale che, chissà, potrebbe consumarsi senza voltastomaco per molti tifosi del Palermo; conludersi, senza malumori che in fondo sarebbero legati ad uno sport. Ma vallo a spiegare ad una piazza così calda come quella palermitana.
Annunciato l’evento, cerchiamo adesso di immergerci nel copione. Certo, comunque vada, non si può dire che questa prima parte di stagione si concluderà all’insegna della regolarità, dell’equilibrio e della continuità. Il Palermo, non è mai riuscito infatti a trovare quel filotto di vittorie tanto sperato e ricercato. I motivi del flop sono tanti: a partire da quelli giustificabili come il focolaio di inizio stagione, per finire poi a quelli un po’ meno accettabili e per questo motivo criticabili, legati ad errori comessi un po’ da tutto il mondo rosanero (allenatore, società, giocatori).
Non stiamo qui a colpevolizzare, sarebbe inutile. Contrariamente, eccoci qua per scrivere che in fondo, qualcosa può essere messa a posto prima del santo Natale. Casertana, Vibonese e Bari, prima di inghiottire un panettone dal gusto ancora incerto. Gare complicate e importanti, che potrebbero disegnare una dimensione nella testa della società di Viale del Fante. Non parliamo di classifica, sarebbe davvero inutile vista l’altalena dei risultati, ma di dimensione, unità, identità. Capire insomma che tipo di attore si vuole essere in questo “film” complicato che è il girone C.
Si è arrivati, in un punto in cui è impossibile gioire per un tifoso dopo una vittoria, e impossibile per noi esprimere un giudizio dopo la stessa. La paura è tanta, che i rosanero possano condurre un campionato come su una montagna russa piena di alti e bassi. Foggia lo ha dimostrato, in modo ineccepibile, così come l’attuale classifica. Ma le 3 partite, questo mini ciclo che attende i ragazzi di Boscaglia, può cambiare il trend della stagione oltre che rendere un Natale già problematico per ragioni ben più serie, un po’ più sereno.
Cosa davvero servirebbe? 3 vittorie. Non due successi e un pareggio (in ordine cronologico), non un pareggio e due vittorie. Soltanto 3 trionfi uno dopo l’altro. Perchè conquistare 3 punti contro la Casertana e perdere a Vibo Valentia, sarebbe come saper fare il primo esercizio di un compito di matematica, ma bucare il secondo. Sarebbe come un albero di Natale senza ornamenti (per restare in tema). 9 punti per capire chi è il Palermo, non per la classifica, 9 punti per toccare la nostra penna in modo diverso, dal solo lato in cui vorremo usarla e toccarla, 9 per godervi un “cinepanettone” come si deve, in un anno in cui nulla ha funzionato.
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