Dopo l’infortunio di Alberto Almici, i tifosi erano disperati al pensiero di perdere per un paio di mesi uno degli uomini che fino a quel momento aveva dimostrato di essere un punto cardine del Palermo.
L’esclusione forzata dell’ex Hellas Verona ha portato l’allenatore dei siciliani a rimescolare le carte in tavola. Ci si è chiesti chi fosse maggiormente adatto a ricoprire il ruolo di terzino destro tra Masimiliano Doda e Andrea Accardi: se per quel che riguarda il primo, malgrado il talento, c’è una carenza di esperienza che renderebbe forzata la sua presenza tra i titolari i in un campionato così difficile come la Serie C, il secondo faceva sorgere più di qualche dubbio.
Le perplessità erano principalmente di natura tattica: Accardi, infatti, fin da quando è tornato a Palermo dopo le esperienze in prestito a Trapani e Modena, è stato considerato un difensore centrale o, in caso di necessità, un terzino con caratteristiche prettamente difensive. Tale convinzione è rimasta tale per tutti gli allenatori che si sono susseguiti nel capoluogo siciliano, da Bruno Tedino, passando per Roberto Stellone, fino a Rosario Pergolizzi.
Da quando però il difensore palermitano ha iniziato ad essere impiegato da Roberto Boscaglia nel ruolo di terzino destro, sono iniziate a vedersi anche delle discrete doti in fase di spinta, sia in termini di presenza sotto rete (ieri il gol non è arrivato per semplice sfortuna) sia per la capacità di rifornire i compagni in area di rigore con discreti cross. Lo stesso Accardi, del resto, nel corso del ritiro estivo di Petralia aveva dichiarato: “Io mi metto a disposizione dell’allenatore, mi piace molto giocare da terzino e l’ho già fatto a Modena. Poi in base alle esigenze del tecnico sono a disposizione per il bene della squadra, e giocherò dove mi sarà chiesto”.
Sebbene sia un azzardo affermare che Accardi è un terzino a tutto campo, possiamo indubbiamente dire che il calciatore rosanero non è un semplice terzino di contenimento, anzi. È probabile che il giocatore sia esclusivamente “vittima” di un grande equivoco che si porta dietro dal 2017 e che adesso è difficile scrollarsi di dosso, anche a causa della sua ottima duttilità tattica che gli consente di disimpegnarsi da centrale difensivo in maniera sufficiente.
Andrea Accardi prova a gettare via l’equivoco che per anni l’ha reso un “semplice” jolly difensivo a disposizione dei tecnici del Palermo, nella speranza di prendersi il campo con continuità e non perderlo più tanto facilmente.
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Non so se gli allenatori che l’hanno preceduto sono caduti nell’equivoco ma certamente Boscaglia conosceva le doti di Andrea come terzino.
Infatti nella conferenza stampa che ha preceduto la partita di ieri aveva detto di non essere preoccupato del forfait di Almici perchè aveva dei sostituti validi.
Onore ad Accardi che, sommerso dalle critiche dei suoi stessi concittadini, è andato avanti in silenzio a dare il proprio contributo alla causa del Palermo