Il ministro della Salute Roberto Speranza è stato chiaro: “Dal 24 al 6 gennaio ci saranno restrizioni significative“. Queste le parole del politico, durante una pausa al consiglio nazionale Fnomceo, dove è in corso una riunione sulle misure da adottare in queste festività.
Le ipotesi
Come detto più volte, le ipotesi e i dubbi, sono due: adottare una zona rossa unica dal 24 al 6 gennaio o chiudere solo nei giorni festivi e prefestivi (dal 24 al 27 e dal 31 al 3). Le parole di Speranza farebbero intendere che si vada più sulla prima ipotesi, con un lockdown totale di 12 giorni nel quale rimarrebbero però alcuni dubbi relativi allo spostamento tra piccoli comuni e alla possibilità di accogliere due persone in più non conviventi per le feste. Inoltre, si ragiona sulla possibilità di andare a far visita ai parenti anziani.
Speranza è chiaro
Ma su questo punto, l’ala rigorista non sembra voler fare sconti, a giudicare anche dalle parole dello stesso ministro Speranza: “Le misure che stiamo decidendo e che dobbiamo comunicare agli italiani prevedono un restringimento abbastanza significativo tra il 24 dicembre e il 6 gennaio“.
“Bisogna ancora condividere col virus”
“L’impatto sulla popolazione della vaccinazione anti-Covid lo vedremo a primavera inoltrata. Ciò significa che ancora per un tempo significativo dovremo convivere con il virus con l’unica vera arma che abbiamo, che è quella delle misure non farmacologiche. Da qui il mio atteggiamento di prudenza, specialmente nei 15 giorni di Natale per evitare una recrudescenza“, ha aggiunto il ministro.
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