Covid: quante probabilità ci sono per chi è guarito di riammalarsi? Ecco i dati…

Covid: è possibile riammalarsi? In Italia, attualmente  le persone ufficialmente guarite dal Covid sono più di un milione, 1,3 milioni per l’esattezza. Il 13% dei guariti ha meno di 19 anni, il 61% dai 20 ai 59 anni e il 26% sopra i 60 anni. Gli studiosi ci spiegano, e  sono tutti d’accordo, che quando si contrae il virus, nel 93% dei casi si sviluppano i cosiddetti anticorpi neutralizzanti che hanno la funzione di distruggere le cellule infette. Dopo qualche settimana o mesi dal contagio, questi anticorpi cominciano a calare.

Gli anticorpi e le cellule di memoria

Non essendoci più il virus nell’organismo non c’è più bisogno di anticorpi; ma nell’organismo rimangono le cellule di memoria, pronte a intervenire in caso di nuova infezione. Ma per quanto tempo resistono in memoria? Gli studi dimostrano che persistono per almeno 8 mesi (che è il tempo massimo di osservazione possibile fino a questo momento, vista l’esplosione della pandemia a marzo) ma potrebbero essere anche di più, anche anni.

Questo vuol dire che quando uno è guarito dall’ infezione non si riammala più? No, e questo perché in medicina non esiste il 100%. Però un’idea sulla percentuale arriva da uno studio realizzato al Policlinico di Pavia insieme agli ospedali di Piacenza e Lecco. Cosa hanno fatto? Hanno osservato i loro 9160 operatori sanitari. Dei 1460 che a maggio (cioè alla fine della prima andata) sono risultati positivi al test, ad oggi si sono reinfettati in 27, cioè l’1,8%. I vaccini che stanno uscendo hanno dichiarato una efficacia massima del 95%; questo vuol dire che la protezione naturale di un guarito sarebbe più elevata.

Vaccinare per ultimi i guariti?

Ha quindi un fondamento l’ipotesi di vaccinare per ultimi i guariti che oggi sono circa 1,3 milioni e aumentano di giorno in giorno.

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