Accordo Brexit: sarà difficile lavorare a Londra. Cosa cambia per gli italiani…
Dopo 4 anni dal referendum con cui gli inglesi hanno scelto di uscire dall’Unione Europea, si sono finalmente raggiunti gli accordi sulle relazioni post “divorzio”.
Gli accordi saranno validi dal 1° gennaio 2021 e porteranno diversi cambiamenti per gli europei e dunque per gli italiani che in questi anni si sono recati nel Regno Unito per studiare, lavorare o specializzarsi.
La Gran Bretagna non fa più parte dell’Europa e dal 1° gennaio 2021 ci saranno una serie di cambiamenti notevoli. Fra quelli che più riguarderanno i cittadini italiani, segnaliamo:
- Stop all’Erasmus
- Lavoro
- Turismo
- Nuove regole per l’immigrazione
- Studiare nel Regno Unito
- Corsi estivi
Erasmus – Il Regno Unito è uscito dal programma Erasmus, ciò significa che non solo gli studenti britannici non potranno accedervi ma dall’anno prossimo anche gli studenti europei dovranno richiedere il visto per studiare e pagare la retta universitaria, abbastanza alta.
Attualmente gli studenti europei in Gran Bretagna sono 150 mila e con le nuove regole dovranno iscriversi alle costose università britanniche per poter fare la stessa esperienza che prima facevano gratuitamente.
Lavoro – Chi arriva nel Regno Unito per lavoro dovrà richiedere un visto che potrà ottenere solo se prima di partite avrà già un’offerta pronta ed un salario previsto che non sia inferiore ai 28 mila euro l’anno. In pratica non si potrà più andare a Londra e in altre città solo per fare i camerieri o i commessi. La cifra di 28 mila euro di salario previsto potrà essere più bassa nel caso di lavoratori del settore sanitario. Inoltre saranno previste agevolazioni per chi ha un dottorato di ricerca, soprattutto in materie scientifiche.
Turismo – I turisti che vorranno andare nel Regno Unito non avranno bisogno di visto ma sarà obbligatorio il passaporto e non si potrà restare per più di tre mesi.
Immigrazione – Coloro che già vivono nel Regno Unito potranno richiedere lo status di residente permanente o di residente provvisorio, se vivono nel Paese da almeno 5 anni. La residenza provvisoria vale 5 anni dopodiché sarà possibile fare richiesta per la Residenza permanente. Per ottenere la residenza bisogna registrarsi all’Eu Settlement Scheme, allegando alla domanda i documenti di identità e la residenza nel territorio britannico. Chi avrà la residenza permanente o provvisoria può continuare a lavorare o studiare nel Regno Unito e usufruire del Servizio sanitario nazionale.
Studio – Coloro che vorranno iscriversi nelle università britanniche, se non hanno già ottenuto o presentato domanda per la residenza, avranno bisogno di un visto e per averlo dovranno essere stati ammessi a un corso di laurea riconosciuto, avere una conoscenza della lingua inglese valutabile B1 e avere risorse sufficienti per mantenersi e pagare le tasse universitarie. Il visto può durare un massimo di 5 anni, a seconda della laurea scelta ed i laureati potranno rimanere per altri 2 anni nel Paese per cercare lavoro o per un massimo di 3, se devono terminare un dottorato.
Corsi estivi – I famosi corsi estivi per imparare la lingua inglese saranno sempre possibili ma con qualche noia burocratica in più e qualche spesa maggiore. Sarà necessario un visto breve, il passaporto ed una assicurazione sanitaria. Insomma, sarà come fare una vacanza studio negli Stati Uniti.
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