“Ma segna sempre a noi questo qui?”. È questa la classica reazione del tifoso appena colpito, per l’ennesima volta, dalla “bestia nera” di turno. Per bestie nere intendiamo quei calciatori, che vanno a segno praticamente tutte le volte che incontrano una certa squadra. In prospettiva Palermo, anche i tifosi rosanero hanno dovuto sopportarne ben più di una. E passi per campioni del calibro di Ibrahimovic, Milito e Totti, ma alcuni dei nomi che leggerete non sono stati esattamente dei goleador.
Le triplette di Lucarelli, Nordahl e Ibra
In cima alla classifica, che considererà calciatori in attività e non, vi è però una triade storica di “bomber di razza”. Stiamo parlando di Cristiano Lucarelli e dei due svedesi Gunnar Nordahl e Zlatan Ibrahimovic. I tre, pensate bene, hanno colpito il Palermo per ben 12 volte a testa.
Più in particolare, l’attuale allenatore della Ternana, Lucarelli, ha messo a segno due triplette contro i rosa, con le maglie di Padova (Serie B ’96-’97) e Livorno (Serie A ’05-’06). Anche il glorioso Nordahl vanta due hat-trick contro il Palermo, siglate entrambe con il Milan negli anni ’50. Invece l’unico dei tre ancora in attività, l’immarcescibile Ibrahimovic, diede grande prova di sé in un roboante Palermo-Milan 0-4 del 2012, con tre gol in appena 35 minuti di gioco e, più indietro nel tempo, con una doppietta d’autore in un Palermo-Inter 0-2 del 2008. I tiri dei due gol, se ricorderete, viaggiavano entrambi sui 100 km/h e oltre, a testimonianza della mostruosa potenza nel calcio del centravanti di Malmö.
Piccola curiosità: assieme alla Roma, il Palermo è la vittima preferita di Zlatan Ibrahimovic.
El “Principe” Milito e Totò Di Natale
Scorrendo la lista dei nomi infausti al tifo rosanero, non mancano altri straordinari cannonieri. Si stazionano a quota 11 Diego Milito e Antonio “Totò” Di Natale. Il primo gol del Principe contro i rosa risale alla stagione ’03-04 di Serie B, durante la sua prima esperienza con la maglia del Genoa. La gara terminò 3-1 per il Palermo, di quei tempi meravigliosamente lanciato verso la Serie A, mentre per Milito era quello il classico gol della bandiera. Chissà chi, ai tempi, avrebbe puntato un centesimo su quel giovane argentino come futuro protagonista di una finale di Champions League.
Di Natale suonava invece più come una sentenza per il Palermo, una spina nel fianco costante. L’attaccante storico dell’Udinese si è anche tolto lo sfizio di confezionare una tripletta in uno dei pomeriggi più neri della storia rosanero: ci riferiamo a quel famoso 0-7 in casa nella stagione ’10/11. Suo funesto compagno di giochi era quel giorno Alexis Sanchez, che segnò le altre 4 reti, le uniche in carriera contro il Palermo.
Più in basso osserviamo i nomi di Francesco Totti e Alberto Gilardino a 10, poi ancora quelli di Massimo Maccarone (9) e Bortolo Mutti (8). Un vecchio motto recita “Se non puoi batterli, unisciti a loro“: e infatti Gilardino e Maccarone hanno in seguito vestito la maglia rosanero, nonostante l’attaccante ex Siena abbia poi trovato scarse glorie da alleato. Mister Mutti ha invece guidato la panchina del Palermo in due diverse occasioni, tra B (2001-02) e A (2011-12), ma con fortune decisamente alterne.
La maledizione “Bogdani”
A quota 8 compare certo un nome da impazzire per la tifoseria rosanero: Erjon Bogdani. L’albanese ha decretato, con i suoi gol, due dei tanti esoneri della gestione Zamparini. Il primo è stato quello di Baldini per Guidolin nel 2004 dopo Palermo-Salernitana 0-2 (ovviamente Bogdani, Bogdani); il secondo quello di Del Neri per Papadopulo, alla fine di un Palermo-Siena 1-3 del gennaio 2006 (immancabilmente l’unica tripletta del centravanti in Serie A).
Brighi, il bomber che non ti aspetti
Per non farci troppo del male, faremo finta di avere dimenticato Marek Hamsik e la sua straordinaria media realizzativa contro le squadre rosanero. L’attenzione adesso dovrà necessariamente focalizzarsi su un nome (e cognome) tra tutti: stiamo parlando di Matteo Brighi, ovvero la bestia nera per eccellenza. Ricordato ancora oggi ai più soltanto per la sua inspiegabile media su FIFA 2003, noto videogioco in cui figurava quell’anno come il più forte del mondo (ma chissà perché), Brighi è ancora oggi un incubo vivente del tifoso rosanero. Osservate un dato, il centrocampista ex Roma e Empoli è andato a segno 34 volte in carriera, delle quali ben 5 contro il Palermo: in pratica una media altissima, pari quasi al 15% del totale dei suoi gol!
Quel gol di Maggio al ’94
Infine, sarebbero tanti i nomi da prendere in ballo (da Inzaghi a Rocchi, passando per Beppe Mascara), ma vogliamo parlarvi in chiusura del classe ’82 Christian Maggio. Il terzino destro, effettivamente bravissimo negli inserimenti dalle retrovie, ha segnato ben 4 volte al Palermo, con le maglie di Sampdoria e Napoli. Merita una menzione speciale solo per quel gol praticamente a tempo scaduto, capace di decidere fatalmente un Napoli-Palermo 1-0 della stagione 2010-11. L’esterno, oggi in forza al Benevento, spinse a fatica in porta un pallone dell’ex Cavani, facendo così esplodere il San Paolo al minuto 94. Probabilmente Maggio era pure in posizione irregolare, ma va bene così. Per oggi abbiamo già sofferto abbastanza.
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È sempre un piacere leggere queste cose è da un po’ che non fate un bell’articolo sulle finali di coppa Italia perse e ho nostalgia ad esempio delle cronache di Palermo battipaglese o di quelle dei play off persi con il Savoia, spero scriviste in proposito al più presto.
In tempi più recenti però c’è stato Palermo Sampdoria. Perché non scrivere di uno stadio pieno quasi gelato al triplice fischio. Potrebbe essere di buon auspicio ricordare l’errore di Budan