Maglia celebrativa parte 2a, ovvero quando un’azienda palermitana mette ko un “colosso”.
Nei giorni scorsi abbiamo scritto un pezzo su quanto accaduto sulla squallida vicenda della vendita online della maglia celebrativa del Palermo che il 24 dicembre si poteva, seppur per pochissime ore, acquistare sul sito della Robe di Kappa. Oggi vogliamo ritornare su quell’episodio ma con una chiave di lettura diversa.
Che brutto regalo di Natale di Robe di Kappa ai tifosi rosanero!
Dato per assodato che quanto accaduto non sarebbe successo neppure con l’e-commerce del negozio sotto casa, ci aspettavamo e speravamo in una presa di posizione ufficiale della Robe di Kappa ma non è mai arrivata. Anzi, a chi ha chiesto ufficialmente con una pec una spiegazione ne è stata data una ancora diversa adducendo un fantomatico “errore del sistema informatico del magazzino”. Evidentemente abbiamo colto nel segno. E da qui nasce lo spunto per questa nostra riflessione.
Lo store online del Palermo
Nello stesso giorno in cui accade quanto vi abbiamo raccontato, c’è anche chi decide di acquistare la maglia sempre online ma non sul sito della Kappa bensì sullo store online del Palermo gestito dal gruppo Giglio.
E così, nelle ore in cui arrivano incredibilmente le disdette degli ordini da parte di Kappa, avviene che una realtà che nulla ha da invidiare ad altre ben più consolidate inizia a lavorare per evadere gli ordini e spedirli immediatamente.
Il presidente della Sampdoria non può acquistare il Palermo
Tant’è che domenica 27 dicembre, con in mezzo quindi Natale e Santo Stefano, arriva agli acquirenti un messaggio con il numero di tracking del pacco che con una puntualità quasi svizzera viene consegnato martedì 29. Quindi appena cinque giorni dopo con ben tre giorni festivi in mezzo.
Il successo del “piccolo gruppo”
Quanto riscontrato decreta una impietosa sconfitta per la Robe di Kappa, messa ko da quello che in teoria è un “piccolo gruppo”; attenzione, sappiamo bene che non è così, come Giglio che ha dimostrato una serietà ed una efficienza che non possono che fare grande piacere.
La morale della storia quindi è abbastanza semplice, ovvero quando anche nella tanto bistrattata Palermo nascono, crescono e si consolidano realtà che nulla hanno a che invidiare a quelli che dovrebbero essere colossi.
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