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Boscaglia: “Serve essere squadra, voglio di più a centrocampo. Domani in 4 out”

Roberto Boscaglia è intervenuto in conferenza stampa al termine della rifinitura effettuata in Calabria. Il tecnico del Palermo ha presentato la partita contro la Cavese, valida per la diciottesima giornata del campionato di Serie C, in programma domani alle 14:30.

L’allenatore rosanero ha parlato delle armi che i suoi devono utilizzare per tornare alla vittoria: “Valiamo tanto se giochiamo da squadra e stiamo tutti assieme. Individualmente siamo una buona squadra, ma non possiamo attendere che in ogni partita ci sia il giocatore che ce la risolva. Quindi dobbiamo lavorare da squadra per questo, dobbiamo stare tutti assieme. Il gol di Lucca su punizione per esempio, arriva perché abbiamo giocato da squadra. Siamo stati bravi a tenere in vita la partita, altrimenti quel gol non avrebbe senso. Questa è la base, il talento poi può farci arrivare ai risultati che vogliamo noi, ma dobbiamo pensare sempre da squadra“.

Contro la Cavese, dunque, ci saranno pochi stravolgimenti: “Avremo il volto che abbiamo avuto sempre in queste partite. I moduli ci sono, a volte uno si riempie la bocca a parlare di numeri, ma anzitutto ci deve essere l’atteggiamento. Poi un centrocampista in più o in meno cambia poco. Il risultato dipende sempre da quello che è l’atteggiamento e dal lavoro fatto sull’avversario, è importante studiarlo. Ci sono Almici, Corrado, Marconi e Floriano indisponibili, per il resto abbiamo l’opportunità di scegliere. Ho lavorato moltissimo per riempire l’area di rigore, è una delle mie prerogative. Io vorrei vedere i centrocampisti che si inseriscono. Avere quei centrocampisti che ti fanno 5 gol a campionato è fondamentale e noi li abbiamo: Luperini, Broh, lo stesso Martin. Da questi mi aspetto di più. Ma come ho detto prima si deve lavorare di squadra, perché il centrocampista si inserisce quando funzionano certi meccanismi“.

E aggiunge: “Ci sono squadra che magari in casa fanno fatica e fuori un po’ meno. Ci sono tanti fattori che bisogna considerare. Ci vuole un lavoro certosino da questo punto di vista, ma non deve cambiare nulla da casa a trasferta ed è una cosa che va allenata. Ci deve essere una spiegazione perché in casa deve essere in un modo e fuori casa allo stesso modo. Noi dobbiamo adottare lo stesso stile di gioco: recupero della palla quando non ce l’abbiamo e non difesa ad oltranza. e su questo possiamo e dobbiamo migliorare“.

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