La curva epidemica è nuovamente in risalita, per questo motivo gli esperti si sono espressi affermando: “E’ una fase delicata che sembra preludere un nuovo rapido aumento di casi nelle prossime settimane qualora non venissero implementate misure di mitigazione più stringenti“. Dalla registrazione dei dati, i vertici del Governo hanno dovuto prendere prontamente delle misure di contrasto.
Nel frattempo, tutta l’Italia fino a domani sarà in zona arancione: la Sicilia insieme ad altre 5 regioni rimarrà arancione fino al 15 di gennaio. In cosa consisterà dunque, il nuovo Dpcm dal 16 gennaio?
I dati fin ora raccolti non lasciano spazio a fraintendimenti: 12 regioni sfiorano la zona ad alto rischio, altre 8 quello a rischio moderato. Ciò che preoccupa i più è infatti il tasso di occupazione delle terapie intensive: 13 regioni mostrano un tasso al di sopra della soglia. Dai prossimi giorni dunque, verranno valutati indici e numeri per determinare eventuali strette.
DAL 16 GENNAIO NUOVO DPCM
La nuova stretta è già in fase di lavorazione; molti punti dovranno ancora essere discussi mentre altri sembrano già essere decisi: confermato il coprifuoco alle 22 e la zona gialla “rinforzata” con divieto di spostamento tra regioni. In dubbio è invece il permettere alla circolazione di massimo due persone per andare a trovare parenti o amici nelle zone gialle; in dubbio anche o spostamento fra i comuni se arancione o rosso.
Nelle zone gialle bar e ristoranti potranno eseguire la loro attività fino alle 18, situazione opposta per palestre e piscine. Per la scuola invece c’è la possibilità che l’esecutivo posticipi l’apertura all’1 febbraio affinché tutte le regioni italiane ricomincino lo stesso giorno.
IN SICILIA INVECE
Il Governatore Musumeci ha dichiarato la Sicilia zona arancione rinforzata fino al 31 di gennaio. Possibili modifiche si potranno avere dopo il Dpcm del 16 gennaio.
Continuano dunque i controlli per i passeggeri in arrivo verso l’isola con registrazione obbligatoria e tampone; negli esercizi commerciali massima attenzione al distanziamento interpersonale poi sospensione delle attività didattiche in presenza fino al 16 gennaio per scuole medie ed elementari e fino al 30 per gli istituti superiori.
Nell’ordinanza firmata dal presidente Musumeci si legge che i sindaci possono decidere di chiudere eventuali strade o piazza per evitare assembramenti, consentire l’orario continuato ai negozi e disporre nuove misure.
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