Palermo: c’è aria di rassegnazione ma con 2 buoni innesti si può tornare a sognare.
Le aspettative sono state deluse, diciamolo francamente. Tutto sono scontenti, dalla società ai tifosi ma anche gli stessi calciatori probabilmente si aspettavano un campionato migliore e maggiore gloria. Lo stesso Boscaglia non è certo sceso in C per fare la comparsa. Il tecnico gelese, se ha accettato di scendere di categoria è per vincere non certo per sopravvivere. Dunque tutti scontenti ma la cosa che più preoccupa è che in città si respira un clima di quasi rassegnazione. Come se ormai sia scontato che il Palermo debba fare un altro anno di C e questo campionato sia ormai compromesso. D’accordo, la prima posizione è ovviamente irraggiungibile, però…
Ancora due tasselli ed il Palermo sarà la squadra da battere
In estate, prima della chiusura del mercato, in un articolo scrivevo: “La squadra comincia a convincere molto di più. Diciamo una buona squadra finora, a cui manca la classica ciliegina per diventare ottima. Ancora due tasselli per trasformare una buona squadra nella squadra più forte. Nella squadra da battere in questo girone che si annuncia molto complicato. Ma non due ciliegine qualsiasi: due buone ciliegine, saporite e determinanti per completare la torta“.
Non è andata così, la società ha fatto determinate scelte, ha sottovalutato Ternana e Bari, il Covid ci ha messo più di uno zampino ed è finita col decimo posto. Ma non tutto è perduto e l’aria di rassegnazione che si respira con 20 giornate di campionato da disputare è inspiegabile. Perché se non si potrà più puntare alla promozione diretta, raggiungere il terzo posto sarebbe molto importante non solo ai fini dei playoff ma anche di un piazzamento importante in classifica anche in prospettiva riforma dei campionati che tutti vogliono e che prima o poi si farà. Perché un conto è farsi trovare terzi, un altro decimi. Ed allora, pur con un budget compromesso dalla mancanza di entrate, senza colpi faraonici, è ancora possibile puntellare dove serve questo organico.
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Uno slot è libero ed un altro si potrebbe creare liberando una casella di chi gioca meno, ha deluso di più e non rientra appieno fra le scelte del tecnico. Insomma sacrificando qualcosa e risparmiando su un ingaggio, si potrebbe fare qualcos’altro. Potenziare la squadra, pur risparmiando, potrebbe riaccendere sogni che al momento sembrano lontani.
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Se prendomo qualcuno (cosa improbabile) saranno ragazzini di squadra primavera ed in prestito secco.
Con questa dirigenza il Palermo non arriverà mai in serie B.
MIRRI OUT
Chiariamo, hanno sottovalutato 9 squadre non due. E poi le ciliegine di quelle saporite costano e loro soldi non ne vogliono spendere. No spesa, no promozione. E sarà così anche l’anno prossimo, mica si sale solo perchè ci chiamiamo Palermo