Con l’incrementare dei contagi in tutta Italia i vertici del governo riflettono attentamente sulle prossime mosse da attuare. Ad oggi nessuna zona risulta essere in “rosso”, molte però sono in arancione tra cui anche la Sicilia. Le regioni ad un passo dalla zona ad alto rischio di contagio risultano essere Veneto ed Emilia Romagna, anche loro ad oggi arancioni. Adesso si attende il Dpcm di metà gennaio su cui si rifletterà da domani.
L’appuntamento fra i vertici è domani mattina intorno alle 10:30: giornata importante per il futuro delle regioni italiane. A convocare Anci e Upi è stato Francesco Boccia, ministro per gli Affari Regionali. Di certo c’è che le zone rosse scatteranno in quei territori in cui l’incidenza settimanale è di 250 casi ogni 100 mila abitanti.
Il nuovo Dpcm prevedrà delle misure ancora più stringenti per tentare di scongiurare l’aumento dei contagi: per le tre fasce di colori, tutti i weekend saranno arancioni, anche per le zone in giallo. Per quest’ultime saracinesche aperte per bar, ristoranti e negozi. Per i giorni “feriali” invece confermato il giallo “rafforzato” con attività commerciali aperte fino alle 18 e divieto di spostamento fra regioni. Rimane in forse la possibilità di andare a trovare parenti o amici (non più di due) nel territorio regionale se si è in zona gialla, mentre spostamenti fra comuni se si è rossi o arancioni. Ancora, cinema teatri e palestre chiuse con possibilità di riapertura in zona bianca (indice Rt 0,5).
In Sicilia invece…
La situazione siciliana sembra essere in bilico: rialzo dei contagi e indice Rt non mostrano bei risultati. Ad oggi rimane in zona arancione “rinforzata” così come definita dai più. A preoccupare è l’impennata della curva; dal 28 dicembre al 3 gennaio l’incidenza è passata da 93,57 a 133,52. Tali numeri quindi non escluderebbero la possibilità che l’isola nelle prossime settimane possa ricevere misure ancora più restrittive.
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